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È morto oggi (5 luglio) nella sua casa di Roma, Ugo Gregoretti, regista e attore. Era nato il 28 settembre 1930 a Roma. È stato sempre vicino ai lavoratori e al mondo del lavoro, come testimoniano film come Contratto (1970), documentario sulle battaglie operaie del ‘69 e Apollon, una fabbrica occupata (1969), lungometraggio interpretato dagli stessi operai della tipografia romana. Gregoretti fu documentarista pungente e ironico osservatore di aspetti del costume italiano, esordì in televisione con Controfagotto (1961) a cui fece seguire Il circolo Pickwick (1967). Diresse poi le parodie Romanzo popolare italiano (1975) e Uova fatali (1977). Si dedicò quindi a film di inchiesta e di denuncia filmando un'Italia dimenticata in Sottotraccia (1991). Per il cinema girò il film d'inchiesta sulla condizione giovanile I nuovi angeli (1962), il film di fantascienza Omicron (1963), i due documentari a sfondo politico-sociale citati, e la pellicola autobiografica Maggio musicale (1990). Si è poi dedicato al teatro come regista e manager.
Una video-intervista a Rassegna.it su Apollon (2006)
Il biennio di intense lotte sindacali 1968-1969 fu dominato a Roma dalla lunga occupazione dell’Apollon, raccontata da Gregoretti in quella storica pellicola. Con il sostegno di un gruppo di cineasti e intellettuali, a cominciare da Cesare Zavattini, il film interpretato dagli operai dell’Apollon venne proiettato “clandestinamente” in tutta Italia e consentì di raccogliere 60 milioni di lire a favore della lotta. Fu quello l’esempio più eclatante di un nuovo rapporto che si stava creando tra lavoro e cultura.
Apollon, una fabbrica occupata appare oggi come una plastica rappresentazione dell’autunno caldo. Il film di Gregoretti, girato in una tipografia romana occupata dagli operai, resta uno dei documenti filmici maggiormente rappresentativi di quell’intensa stagione di lotte sindacali. Venne proiettato in tutta Italia, nelle fabbriche occupate, nelle sezioni di partito, nelle sedi sindacali, ma anche nelle piazze e negli ospedali. Il film ebbe anche un tentativo di promozione internazionale attraverso il festival del documentario di Lipsia e venne proiettato in una manifestazione sul cinema contemporaneo indipendente a New York.
Il documentario integrale Apollon (Aamod)
La storia dell’Apollon di Gregoretti fu l’esempio più eclatante di una stagione cinematografica singolare e probabilmente irripetibile. Nel febbraio di quell’anno ci fu il clamoroso sciopero degli attori di cinema, teatro e televisione e qualche mese dopo la contestazione della Mostra di Venezia da parte degli autori. L’Apollon, inoltre, fu realizzato come secondo numero della serie dei Cinegiornali liberi, ideati da Zavattini come produzione indipendente di controinformazione sui temi caldi della realtà contemporanea. I cinegiornali volevano essere espressione di un nuovo modo di concepire il cinema, democratico e alla portata di tutti, che lo sceneggiatore stava sperimentando dopo il successo internazionale dei capolavori del Neorealismo. Ne costituiscono un’eloquente testimonianza alcune delle categorizzazioni formulate dallo stesso Zavattini. I cinegiornali dovevano diventare “un cinema a costo zero”, “un cinema di guerriglia”, un cinema “continuo”, un cinema “subito”, “un cinema di tanti per tanti”.
Contratto (Aamod)
Nell’autunno del 1969 i metalmeccanici diedero vita a una delle vertenze contrattuali più importanti della loro storia. Ma non c’era solo il contratto in ballo: nelle lotte operaie di quei mesi maturò un processo di unità sindacale e si consolidò una nuova coscienza di classe. Fiom, Fim e Uilm affidarono a Ugo Gregoretti la realizzazione di un documentario sulla vertenza. Fu così che nacque il film Contratto, sintesi filmata delle grandi lotte operaie degli ultimi mesi dell’anno.
Gregoretti racconta Contratto a Rassegna.it (2006)
Il film - ricorda l'Aamod nella sua scheda - "più che essere una cronaca dei singoli avvenimenti, tende a dare il senso complessivo di un momento di grande importanza nella vita politica, sociale ed economica del Paese. Le lotte operaie dell'autunno caldo, infatti, costituiscono una straordinaria occasione di maturazione e di crescita politica delle masse lavoratrici; i sindacati sviluppano e costruiscono nel concreto delle lotte il processo di unità; gli obiettivi non sono soltanto quelli del rinnovo contrattuale, ma di una nuova e diversa partecipazione della classe operaia al processo democratico di trasformazione della società italiana".
(interviste a Ugo Gregoretti di Davide Orecchio, video di Carlo Ruggiero)