Dodici mesi di mobilità, a decorrere dal 31 agosto; l'impegno della Rosss di Scarperia a favorire la ricollocazione del personale in esubero; la possibilità di attivare, da settembre, l'ammortizzatore sociale ritenuto più idoneo alla situazione. Questi, i punti salienti dell'accordo firmato oggi in Confindustria Firenze, dai vertici della Rosss, dalla Rsu, da Fiom e Confindustria, mentre i lavoratori in sciopero, erano in presidio in via Valfonda, accompagnati dalle Rsu di altre aziende fiorentine in segno di solidarietà.

“All'accordo si è giunti facendo prevalere il buonsenso, rispetto alle rigide posizioni assunte dalla società nei precedenti incontri – commenta il segretario della Fiom di Firenze, Daniele Calosi –. Il merito è da riconoscere alla determinazione dei lavoratori, della Rsu e dell'organizzazione, ma anche al senso di responsabilità dimostrato da Simone Bettini, che da imprenditore ha scelto di voler trovare una soluzione ai licenziamenti. Dunque, un'intesa di procedura di licenziamento collettivo, valida un anno, con uscite su base volontaria e incentivate dall'azienda, che nell'arco dei dodici mesi si adopererà a formulare offerte di lavoro ai dipendenti, che in caso di nuovo impiego, saranno licenziati dall'azienda".

"Da settembre, inoltre, i lavoratori potranno godere di ammortizzatori sociali con l'anticipo da parte dell'azienda. Si attivano così strumenti alternativi alla perdita di posti di lavoro, in un territorio già fortemente segnato dal dramma della disoccupazione come quello del Mugello”, aggiunge il dirigente sindacale. La parola passa ora all'assemblea dei lavoratori, in programma per mercoledì 17 giugno, che dovrà esprimersi sull'accordo.