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Il Tribunale di Milano, con sentenza depositata in data 31 dicembre 2019 ha accolto le richieste di un lavoratore iscritto alla Fiom Cgil, nonché dirigente sindacale, licenziato nello scorso gennaio 2018 nello stabilimento Abb di Vittuone (Milano). Lo dichiara in una nota Mirco Rota, coordinatore Abb per la Fiom nazionale. “Il licenziamento per giusta causa – spiega – era motivato da una serie di negligenze operative: errato posizionamento delle corde di sollevamento, omesso controllo delle stesse, uso non corretto dei dispositivi di sollevamento, che hanno causato la caduta del rotore”.
Nella sentenza il giudice ha dichiarato l’insussistenza del fatto contestato e ha condannato Abb a reintegrare immediatamente il lavoratore; riconoscere allo stesso un risarcimento economico di 12 mensilità (29.000 euro), nonché al pagamento di tutte le mensilità maturate dalla data della sentenza all’effettivo rientro; pagare i contributi previdenziali dalla data del licenziamento alla data dell’effettivo rientro; corrispondere il pagamento delle spese legali e Ctu (20.000 euro circa).
Il coordinamento Fiom Cgil Abb “esprime piena soddisfazione per l’accoglimento del ricorso presentato a seguito del licenziamento, ritenuto fin da subito immotivato e inaccettabile. Le motivazioni della sentenza hanno reso evidente la volontà di Abb di colpire il lavoratore, costruendo motivazioni e fatti che lo stesso giudice ha dichiarato insussistenti”.
“Grazie a questa sentenza – inoltre –, si è impedito all'azienda di mettere in pratica un licenziamento illegittimo a danno del lavoratore, in violazione delle norme e dei princìpi etici di cui Abb spesso si fa portatrice. Un particolare ringraziamento non solo ai legali, che hanno sostenuto questa difficile causa, ma a tutte le Rsu e alle lavoratrici e ai lavoratori Abb che si sono spesi contro questo licenziamento ingiusto”.