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Ieri è andato in onda un nuovo spot della Fiat, ma anche del futuro candidato premier Mario Monti. “Un gigantesco spot elettorale”, così lo ha definito Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, che all'indomani della sortita del premier a Melfi, fianco a fianco con Sergio Marchionne, non lesina accuse e giudizi severi su quanto andato in scena.
Camusso parla appunto di “un gigantesco spot elettorale” e di un “evidente caso politico per il modo in cui Marchionne e Monti si sono presentati a Melfi, per la volontà discriminatoria verso la Cgil e i nostri metalmeccanici, per la scelta di impedirci di parlare dove parlano gli altri, di essere presenti dove ci sono il governo, l'azienda, le altre confederazioni”.
Per Camusso “la scelta del tecnico Monti di utilizzare le sue funzioni di governo per la competizione elettorale è un fatto grave”, mentre al Paese serve una svolta: “Ci deve essere una politica alternativa al possibile Monti-bis, una politica di lavoro e sviluppo”.
Anche Maurizio Landini, segretario della Fiom Cgil, commenta la sortita di Monti. Ieri, dice Landini, il premier ha dimostrato di “non essere mai stato un tecnico, un neutro, un salvatore della Patria”, ma uno che porta avanti una precisa linea politica, “come è stata politica la decisione di andare a Melfi poche ore prima dell'annuncio ufficiale”.
Per Landini infatti, Marchionne e Monti sono uguali: “Hanno in mente lo stesso modello di Stato e di società”. Il modello di Monti e Marchionne, spiega Landini, prevede “la negazione della democrazia e della contrattazione. La volontà di non metter mano alle vere cause che hanno originato la crisi”. Se vince Monti secondo Landini “il modello Melfi diventa modello Paese”. Per uscire dalla crisi, aggiunge, “non s'investe, come dovrebbe essere, su lavoro e democrazia. L'Italia va a destra, arretra, aumentano le diseguaglianze e parte l'attacco alla Costituzione”. Il sindacalista invita poi il premier “ad andare anche a Termini Imerese o all'Irisbus per vedere cosa succede, prima di lodare le scelte della Fiat”.