Nei giorni scorsi il gruppo bancario Unicredit ha annunciato ottomila esuberi e la chiusura di 500 filiali in Europa occidentale. Un piano per ridurre i costi di un miliardo di euro nell'ambito del nuovo piano strategico 2023. I tagli del personale si concentreranno soprattutto in Italia, Germania e Austria. Solo nel nostro Paese andranno bruciati seimila posti di lavoro. Un argomento che ieri sera, domenica 15 dicembre, è stato affrontato in prima serata, su Raidue, nel programma di Fabio Fazio "Che tempo che farà". Ospite del conduttore genovese il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: "Non c’è alcuna crisi. Mi assumo la responsabilità di quello che sto dicendo. Avere di fronte un'azienda come Unicredit che fa degli utili e che dice che per dividere ancora di più questi utili licenzia delle persone è per me una follia". Secondo il segretario generale della Cgil, "non è accettabile che si possa pensare che le persone tornano ad essere una merce che può essere comprata e venduta. Se un'azienda fa degli utili, li deve reinvestire possibilmente per creare del nuovo lavoro, non semplicemente per aumentare i dividendi. Questo non solo per difendere i lavoratori. ... Fare l'imprenditore è usare la propria intelligenza, correre dei rischi, investire insieme ai lavoratori". Per Landini "quando un imprenditore pensa che per aumentare i suoi dividendi deve licenziare delle persone, dovrebbero essere anche altri imprenditori che gli dicono che quelle cose lì non si fanno, che non è quello il modo di fare l'imprenditore".
Unicredit 8 mila esuberi, 4 mld di dividendi
Nonostante i conti del gruppo vadano a gonfie vele, l'istituto annuncia un nuovo taglio dell'occupazione tra Italia, Austria e Germania. Con Luca Dapporto, Fisac Cgil. A cura di Davide Colella
16 dicembre 2019 • 10:41