LONTANO LONTANO di Gianni Di Gregorio Giorgetto e il professore sono amici da sempre. Tra un bicchiere di vino e una passeggiata a Trastevere discutono della pensione che non basta mai e discettano sulla possibilità di trasferirsi altrove, in un paese straniero, un buen retiro dove cercare la propria dolce vita. Gianni Di Gregorio sceglie il titolo di una canzone di Tenco per il suo nuovo film, “Lontano Lontano”, con Giorgio Colangeli e il compianto Ennio Fantastichini. Quello dei pensionati che si trasferiscono all’estero, dove la vita costa meno, è un fenomeno sociologico ormai appurato. Gli americani scelgono il continente latino, come racconta il documentario “Country for Old men”, di Stefano Cravero e Pietro Jona. Gli europei guardano con interesse ad est. I protagonisti di Lontano Lontano opteranno per Le Azzorre… ma ci arriveranno mai? CATTIVE ACQUE di Todd Haynes Tratto da una storia vera, il film con Mark Ruffalo e Anne Hathaway ha come protagonista un tenace avvocato difensore delle imprese, che esercita a Cincinnati, in Ohio. Un giorno si presenta nel suo ufficio il contadino Wilbur Tennant, suo vecchio conoscente, per chiedergli aiuto. L'uomo ha con sé una serie di videocassette che mostrano la morte delle sue 190 mucche. Inizia così una battaglia legale durata quasi vent'anni, per salvare circa 70 mila cittadini a rischio avvelenamento a causa della contaminazione delle acque da parte della multinazionale della chimica, DuPont, con l'acido perfluorooctanoico. A questo tema un certo cinema americano è da sempre molto sensibile, basti pensare a film come “Erin Brockovich-Forte come la verità”, di Soderbergh, in cui la segretaria precaria di uno studio legale, interpretata da Julia Roberts, scopre la contaminazione dolosa di una falda acquifera, o il documentario “Farenheit 11/9”, in cui Michael Moore si mette sulle tracce dell’acqua avvelenata al piombo nella sua cittadina natale, Flint. AZALI di Kwabena Gyansah Su Netflix esce un film che non vedremo al cinema, il quale offre però uno spaccato importante su una realtà che altrimenti ci sembrerebbe remota: quella dei matrimoni combinati in alcuni paesi africani. Azali è una ragazzina che vive ad Accra, in Ghana, e rifiuta un matrimonio che le viene imposto. Allontanata da casa per punizione, intraprenderà un percorso difficile e straziante, tra povertà e prostituzione. Il film era stato selezionato come voce ghanese per partecipare alla novantaduesima edizione degli Academy Awards. E’ stata la prima volta che il Ghana ha presentato un film in corsa per l'Oscar come miglior lungometraggio internazionale.
“Lontano lontano”, pensionati in cerca di una Dolce vita
L’ultimo film di Gianni di Gregorio e gli altri al cinema questa settimana. A cura di Antonia Fama
20 febbraio 2020 • 16:04