Oltre al giudizio positivo sul metodo scelto dal governo, il sindacato ora valuterà quello che è emerso dai tre incontri in vista dell’apertura di un vero e proprio confronto nel merito. Per quanto riguarda l’incontro di oggi al Viminale con il ministro Salvini, rispondendo alle domande dei giornalisti il segretario generale Maurizio Landini ha confermato che sarà presente una delegazione della Cgil (guidata dalla vicesegretaria generale Gianna Fracassi) e che non sarà presente il segretario generale perché il tavolo di trattativa con il governo è a Palazzo Chigi, dove anche ieri era rappresentato tutto il governo nonostante l’assenza del ministro Salvini. Il governo è uno e la Legge di stabilità è una. Il segretario generale della Cgil si confronta con il governo, mentre a proposito dello sdoppiamento che si ripropone oggi con la convocazione al Viminale, Landini ha spiegato che non è un problema del sindacato. Ovviamente quando un ministro della repubblica convoca le parti la Cgil è sempre presente. Alle obiezioni dei giornalisti sul fatto che la prima volta da Salvini ci fosse anche il segretario generale, Landini ha risposto così: “Io vado dove si discute. Tutte le volte che un ministro convoca noi andiamo, e anche in quell’occasione abbiamo avuto modo di ribadire la piattaforma unitaria. La prima volta ci sono andata anch’io perché non era ancora iniziato il confronto a Palazzo Chigi. Ma nel momento in cui parte il confronto con il rappresentante diretto del Governo, il segretario generale della Cgil parla con lui nella sede preposta, ovvero Palazzo Chigi. La sede in cui si discute la Legge di Stabilità è la Presidenza del Consiglio. Per quanto riguarda i contenuti, il sindacato ha ribadito le proposte contenute nella piattaforma unitaria. Investimenti, per creare lavoro attraverso appunto investimenti pubblici e privati. Secondo tema: aumentare i salari, Abbassare le tasse. Abbiamo anche proposto che nei prossimi contratti non siano tassati gli aumenti. L’obiettivo è quello di far crescere i salari per poter anche riavviare i consumi. I ministri hanno commentato alcune dlele cose che abbiamo detto e ci hanno annunciato che ci riconvocheranno a fine mese, primi di settembre. Da parte nostra abbiamo anche chiesto che venga aumentata la spesa per la sanità, dove c’è un doppio problema: da una parte evitare altri tagli e aumentare la spesa, dall’altra chiudere i contratti di settore (bloccati da 12 anni) e avviare una fase di assunzioni (medici e infermieri in particolare). Tema nuovo è quello della formazione permanente. All’interno del norma orario di lavoro ci deve essere uno spazio per la formazione in cui i lavoratori sono pagati per formarsi. All’interno degli investimenti che devono essere avviati ci devono essere le risorse per il diritto alla formazione per tutte le persone che lavorano. I contratti nazionali di lavoro devono poi diventare lo strumento di tutela minima per tutte le forme di lavoro, dai rider alle partite Iva. Devono essere garantiti a tutti i diritti generali (tredicesima, il Tfr, la malattia, la maternità, turni, ferie, ecc). Di flat tax per ora non si è parlato. Noi abbiamo ribadito: se vuoi aumentare i salari, riduce le tasse ai lavoratori. E’ più chiara e semplice. Noi abbiamo ribadito l’aumento delle detrazioni, la lotta all’evasione fiscale e al lavoro nero. La tassazione deve agire i modo diverso: si tratta di introdurre un concetto di sostenibilità ambientale: Chi inquina deve pagare di più.
#Landini: la priorità è il lavoro
Far ripartire gli investimenti e aumentare i salari. Questi i punti principali che la Cgil ha sottolineato al Governo. E poi per la sanità basta tagli e assunzioni di medici e infermieri. Per le pensioni, occorre superare la Fornero
5 agosto 2019 • 20:07