Bentrovati all’ascolto del notiziario di RadioArticolo1. In studio Davide Colella. Quota 577. Tante le vittime sul lavoro dall'inizio dell'anno. L'ultima ad Alcamo, in provincia di Trapani. A perdere la vita un tecnico di Rete Ferroviaria Italiana, l'ingegnere Antonio Marino, di 65 anni. L'uomo stava eseguendo un sopralluogo su un ponteggio nei pressi di una galleria quando è precipitato dall'impalcatura. Serve una scossa! E' lo slogan delle manifestazioni degli studenti che questa mattina sfilano da Milano a Torino, da Roma a Napoli, da Bari a Catania. In migliaia in piazza per protestare contro l'esecutivo e rimettere al centro dell’agenda la scuola, l'università, i giovani e la cultura. Ne abbiamo parlato con Giammarco Manfreda, portavoce della Rete degli studenti medi. (sonoro) Lavoro a singhiozzo. La Jp Industries chiede un ulteriore anno di cassa integrazione per i dipendenti della fabbrica ternana di Colle e in quella di Fabriano, in provincia di Ancona. Per la Fiom gli ammortizzatori sociali devono essere utilizzati per un effettivo rilancio dell'azienda. In ballo il futuro di 700 addetti. Tutti per uno. La Cgil ha espresso preoccupazione e vicinanza al sindacalista della Funzione Pubblica bolognese, Gaetano Alessi, raggiunto da una lettera anonima con minacce di morte. Il sindacato di Corso d'Italia afferma che continuerà a combattere per la legalità e l’affermazione dei diritti. Impegnato nella lotta alla criminalità organizzata, Alessi è stato fondatore dell'associazione "Mafie sotto casa". Schiave moderne. Prosegue la mobilitazione dell'International Labor Rights Forum per difendere le operaie tessili del Bangladesh. Sono milioni le donne impiegate per salari al di sotto della soglia di povertà vittime di violenze e intimidazioni. Il maggior acquirente di confezioni nel paese asiatico è la svedese H&M. La campagna sul sito laborrights.org. Studi spogli. Incrociano le braccia i lavoratori dell’allestimento Rai di Roma. Lo stop proclamato dalla Rsu di produzione tv. Il servizio di Antonia Fama In sciopero i lavoratori degli allestimenti studi della Rai di Roma. I professionisti che si occupano delle scenografie televisive incroceranno le braccia, per sensibilizzare l’azienda e gli spettatori sulle difficoltà lavorative e produttive del settore. L’astensione dalle attività è stata proclamata dalle rappresentanze sindacali di Produzione Tv Rai di Roma, con il sostegno della Slc Cgil. Il settore soffre la mancanza cronica di risorse, il continuo ricorso ad appalti e subappalti. In generale, si denuncia un’assenza di una efficace progettualità, e dunque la necessità urgente di un piano industriale credibile e solido. E’ tutto. Per riascoltarci e saperne di più RadioArticolo1.it
Giornale Radio del Lavoro Edizione delle 11:00
A cura di Davide Colella
12 ottobre 2018 • 11:15