“Stiamo di fronte a una vera e propria strage, una media di tre morti al giorno significa che parliamo di 10/15 mila persone in dieci anni”. A dirlo è Maurizio Landini, segretario generale Cgil, aprendo l’incontro con Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, organizzato nell’ambito di Futura 2025.
Un dibattito che prende il via poco dopo l’ultima notizia di cronaca: un operaio di 35 anni, Pietro Zito, impiegato in un’azienda di infissi di Carini alle porte di Palermo, è morto schiacciato da una porta blindata. Una strage che non si ferma perché, ricorda Landini, “esiste un modello di fare impresa che uccide, non è che semplicemente questo avviene per sfortuna: buona parte di queste persone sono precari e molto spesso lavorano in subappalto”.
“Non sta cambiando nulla – continua Landini – i dati stanno peggiorando, questo è il dramma, e non è più accettabile”. E la tecnologia non aiuta perché “si continua a morire sul lavoro come quarant’anni fa”.
Dello stesso avviso Pierpaolo Bombardieri che ricorda come Cgil e Uil stiano “lavorando insieme perché se non c’è attenzione su questo è inutile parlare di qualsiasi altra cosa: non ha senso parlare di altro se non siamo in grado di rivendicare che chi va a lavorare torni a casa la sera”.
“La logica del profitto vale più di qualsiasi altra cosa, più di una vita umana” ed è questo che, ricorda Bombardieri, va cambiato radicalmente attraverso la formazione e la prevenzione. Un percorso che – sottolinea il segretario della Uil – “dovrebbero intraprendere anche Confindustria e le associazione datoriali”.