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Morto schiacciato da una trivella. Così, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe perso la vita un operaio, Vincenzo Torella, che lavorava in un cantiere in pieno centro a Roma, tra via Cadore e via Ludovisi, mentre si scaricava il macchinario dal camion.
“Ancora un edile con più di 60 anni ha perso la vita. È la 69° vittima sul lavoro nel Lazio da gennaio 2023 - commenta Benedetto Truppa, segretario generale della Fillea Cgil di Roma e Lazio -. Una strage che non si ferma nonostante gli avanzamenti normativi e i protocolli perché a mancare sono gli investimenti per garantire la salute e la sicurezza di chi lavora”.
“Il nostro è un paese in cui gli ispettori del lavoro, ridotti all’osso, in tanti casi devono usare la propria auto per fare i controlli, altrimenti non possono fare le ispezione. Servono risorse per potenziare le attività ispettive e preventive e anche la formazione, il Governo invece è intenzionato a ridurre le ore di formazione per gli edili e rende più difficile andare in pensione, costringendo a restare al lavoro proprio chi con più frequenza si infortuna. Così l’obiettivo zero infortuni sul lavoro si allontana sempre più”.
Intanto per il 29 novembre è già convocato un tavolo con la Prefettura di Roma, a seguito dell’investimento sul Grande Raccordo Anulare di Konde Bana, operaio addetto alla manutenzione stradale. In quella sede le organizzazioni sindacali presenteranno un insieme di proposte e misure per rafforzare la sicurezza nei cantieri.