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“Quando la testa del corteo arriva nell’area delle ex-Reggiane davanti al palco allestito per i comizi conclusivi di Cgil e Uil gli spezzoni finali sono ancora su viale del Partigiano”. Inizia così il comunicato della Cgil reggiana che racconta la giornata di mobilitazione di oggi. Una giornata come a Reggio Emilia, che pure è sempre in prima fila per impegno e partecipazione, non se ne vedevano da anni.
Sciopero d’altri tempi
Sono state oltre diecimila le persone che hanno risposto all’appello delle due confederazioni e sono scese in piazza sotto lo slogan “Adesso basta”, per manifestare contro la manovra finanziaria e le politiche del Governo Meloni e per chiedere un Paese migliore: “più giusto e più equo, dove la scuola, la sanità, il lavoro di qualità siano al centro di un progetto che abbia come faro guida la Costituzione e come obiettivo l’inclusione e la redistribuzione di reddito e opportunità per tutte e tutti i cittadini del nostro Paese”.
“Non sono servite a nulla le “precettazioni” del ministro Salvini degli ultimi giorni se non a ribadire, con voce forte e chiara, che un’altra Italia è possibile e che i lavoratori e le lavoratrici sono il motore pulsante e il cuore vivo del Paese”.
A Reggio Emilia oggi con la Cgil e la Uil hanno scioperato tutti i settori produttivi, allo stesso modo si è fermato il centro Italia mentre il resto della Penisola ha visto lo stop di trasporti, pubblico impiego e scuola. Al 24 novembre e al 1 dicembre il proseguo dello sciopero generale al nord e al sud, mentre nelle isole braccia incrociate il 20 e il 27 novembre.
La cronaca della giornata
“Una mobilitazione – si legge nella nota – partita all’alba quando i metalmeccanici della Fiom, prima di convergere nel corteo, hanno tenuto picchetti davanti alle grandi aziende della Provincia muovendosi poi alla volta del centro città in ‘carovane’ di lavoratrici e lavoratori.
Il lungo serpentone che nella mattinata ha bloccato la città partendo dalla Via Emilia per giungere nell’area delle ex–Reggiane è confluito in Viale Ramazzini dove sono intervenuti il segretario generale della Cgil di Reggio Emilia Cristian Sesena e Rocco Palombella, segretario generale dei metalmeccanici della Uil. Sono intervenuti, portando direttamente la voce dei lavoratori, anche delegati di diverse realtà provinciali della sanità, dell’industria, della scuola e dei pensionati. Presenti al corteo, fra gli altri, il Presidente della Provincia, Giorgio Zanni, il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, il Presidente dell’Anci Provinciale, Emanuele Cavallaro”.
Un passaggio dell’intervento dal palco del segretario generale della Cgil reggiana Cristian Sesena
Le adesioni
Le adesioni nelle maggiori aziende produttive della Provincia sono state altissime, qui i dati di alcune delle realtà maggiormente rappresentative: Grissinbon 80%, Cantine Riunite 90%, Newlat 100%, Cantrale Latte 100%, Progeo 85%, Caseifici Granterre 80%, F.lli Veroni fu Angelo 80%, Moncartons 100%, Walvoil 75%, Tetrapak 90%, Cir food 60%, Assicoop 60%, Procter & Gamble produzione 85%, Gruppo Ceramiche Gresmalt 65%, Graniti Fiandre 70%, Arag 60%, Estalia 70%, Kerakoll Rubiera 70%, Vercos Frigo produzione 80%.
Nei metalmeccanici della zona di Reggio, Meta System 80%, Bosch Rexroth 90%, Dana 90%, Lombardini 75%, Ognibene Power 95%, Walvoil 80%, Omso 80%.
Zona di Correggio: Argo Tractors 85%, Nexion 85%, Snap On 85%.
Zona Guastalla: Immergas 75%, Fives Oto 100%, Padana Tubi 75%, BCS Ferrari 95%, Mbm 85%.
Zona S.Ilario: Dieci 74%, Interpump Group 85%.
Zona Scandiano: Ip Cleaning 90%.
E poi ancora le adesioni di Tetra Pak carta reparti produttivi 90%, Ds Smith di Brescello 85%. Alla Petra logistica gruppo Kion 90%, Fedex 100%, Gls 70%, Sda 50%, Progetto lavoro magazzino Imax 100%, Magazzino Realco coop Flexilog 100%, MMoperations 70%, Margaritelli Ferroviaria Spa 100%, Mobirolo Spa 100%, Silor Srl 90%, Emiliana Imballaggi 80%.