Si chiude l’appuntamento dedicato a cinema e lavoro. Miglior lungometraggio è Altamar, di Ernesto Jara Vargas, che racconta il lavoro usurante sui pescherecci 

Tra i film in concorso al festival c'è il documentario del collettivo Enece Film su una famiglia di pastori nomadi nel Nord più industrializzato. Lo racconta uno dei registi, Guglielmo Trupia

Anteprime, ospiti e sorprese dell'edizione 2022 raccontate da Marina Resta, direttrice artistica del festival, nella città veneta dal 9 al 14 maggio

La storia di Anna e Salvatore, una coppia del Sud che lotta ogni giorno per sopravvivere. La sfida di comprare un macchina per tornare a lavorare. Dal film di Giuseppe Crudele, Petra Pirandello e Marcus Zahn, premiato al Working Title Film Festival 2020, emergono con forza i temi dell'emarginazione e della povertà. Intervista agli autori

Anna e Salvatore vivono in un piccolo borgo dimenticato del Sud Italia. Senza reddito, senza lavoro, sopravvivono alla giornata, sbarcando il lunario con espedienti. Solo l'acquisto di una macchina potrebbe salvarli dall'isolamento. Ma è un investimento che costa. Prodotto dalla scuola del documentario Zelig, il lungometraggio ha ricevuto una menzione speciale al Working Title Film Festival. Gli autori Giuseppe Crudele, Petra Pirandello e Marcuz Zahn hanno seguito i due protagonisti nel loro quotidiano.

Tutti i premiati della quinta edizione del Working Title Film Festival. I film ancora online fino al 15 ottobre sulla piattaforma stream.workingtitlefilmfestival.it

Al via giovedì 1° ottobre la quinta edizione (tutta online) del Working title film festival. "La nostra strada indipendente per far crescere un pubblico consapevole", spiega la direttrice Marina Resta, ricordando che la filiera cinematografica è stata molto danneggiata dalla pandemia e che molti lavoratori non hanno avuto diritto agli ammortizzatori sociali