Viaggio da Košice a Vyšné Nemecké, il più importante valico di frontiera con l'Ucraina. È la strada già percorsa, in direzione opposta, da migliaia di profughi in fuga dalla guerra. Dopo il caos iniziale, il sistema slovacco comincia a funzionare. Alberghi affollati, scuole trasformate in rifugi, piazzali dedicati allo smistamento degli aiuti umanitari. "La pressione oggi è minore, ma se prima arrivava soprattutto chi aveva già qualcuno da raggiungere in Europa, ora arriva chi ha perso davvero tutto sotto le bombe"

Terza e ultima tappa del viaggio umanitario della Cgil. Gli aiuti sono stati consegnati al sindacato Fpu, a sette chilometri dal confine tra Ucraina e Slovacchia

Seconda tappa della delegazione Cgil verso la frontiera con l'Ucraina per consegnare beni di prima necessità a chi scappa dalle bombe. Appuntamento con il sindacato slovacco Koz. "All'inizio la pressione dei profughi - spiega il presidente Marian Magdosko - è stata fortissima, ora l'organizzazione è migliorata"