“Di fronte a questa alta partecipazione alla protesta per il rinnovo del contratto nazionale, è ancora più necessaria la convocazione in sede istituzionale per risolvere i problemi"

Incrociano le braccia per 24 ore i lavoratori del trasporto pubblico locale per ribadire l'importanza del contratto nazionale scaduto da più di quattro anni. In una missiva le maestranze si scusano per i disagi e chiedono la solidarietà dei cittadini e l'impegno del governo per riaprire la trattativa

Maria Teresa De Benedictis, Filt Cgil: “Si tratta del quinto stop dall’inizio della vertenza per il rinnovo del contratto. Il settore lamenta salari bassi e scarsa sicurezza che determinano una fuga dalle aziende di trasporto pubblico locale. Il ccnl unica via per costruire le condizioni per la mobilità del futuro”

Alberto Beretta, Filt Cgil regionale: "Turni massacranti, aggressioni e salari bassi fanno sì che il settore soffra di una cronica mancanza di personale. A rendere più grave la situazione il costo della vita e degli alloggi"

Duccio Calzolari, Filt Emilia-Romagna: "Le maestranze conoscono bene il valore del ccnl che svolge un ruolo importante per chi è impiegato in aziende dei trasporti che non prevedono il beneficio degli accordi di secondo livello. Per loro il contratto nazionale rappresenta l’unica risposta efficace sia dal punto di vista normativo che economico"

Il prossimo 25 febbraio stop di 24 ore nel trasporto pubblico locale per ottenere il rinnovo del contratto nazionale scaduto dal 2017. Silenzio da parte dei rappresentanti delle aziende sulle questioni normative e salariali sollevate dai lavoratori

David Cartacci, Filt Roma e Lazio: "Questi sono i lavoratori che portano a scuola i nostri figli. Rimasti in prima linea per garantire un servizio essenziale anche nei momenti più difficili del nostro Paese. Il contratto sarebbe il giusto riconoscimento per i loro sacrifici"