DonneNata il 22 aprile del 1909, in una famiglia ebrea sefardita di Torino, aveva 29 anni quando vennero approvate le leggi razziali. La scienziata fu così costretta a spostare le sue ricerche prima in un laboratorio casalingo, poi in Belgio. Neurologa studiava il cervello e le sue dinamiche: "Tutte le grandi tragedie, la Shoah, le guerre, il nazismo, il razzismo - diceva - sono dovute alla prevalenza della componente emotiva su quella cognitiva. E il cervello arcaico è così abile da indurci a pensare che tutto questo sia controllato dal nostro pensiero, quando non è così". Sopravvisse all'Olocausto fuggendo dai nazisti e, tornata in Italia entrò in contatto con i partigiani del Partito d'Azione. Il premio Nobel sarebbe arrivato molti anni dopo, ma l'eredità di Rita Levi Montalcini è grande: è quella di una donna che ha saputo abbattere ogni pregiudizio
22 aprile, 2022