A quasi un anno dalla riforma, i numeri del settore nel secondo “Libro bianco” Nidil: in Italia si pratica e s’investe poco, i lavoratori hanno scarse tutele
Con la riforma 36/2021 anche agli addetti di questo settore è stata riconosciuta l’indennità di disoccupazione. In audio Giuseppe Colletti del patronato della Cgil
Lavoratori del settore e sindacati a Roma per chiedere di accelerare l’entrata in vigore della riforma slittata al 31 dicembre 2023 e ridare futuro e dignità a 500mila collaboratori ancora senza tutele e senza diritti
Mentre viene confermato il sostegno a oltre mezzo milione di lavoratori, previsto nel prossimo decreto, nel confronto tra sindacati e governo si affrontano i temi della ripresa e della sostenibilità del settore
Il Consiglio dei ministri approva in extremis la legge delega che consente di dare un vero contratto di lavoro a oltre 500 mila collaboratori impiegati nel settore: allenatori, atleti, istruttori inquadrati nella maggior parte dei casi come volontari. Diana (Nidil Cgil): "Un passo importante, adesso affrontare le criticità"
Duccio, Paolo, Marta, Marianna, Rossella. A decine inondano i social con video rivolti al presidente del Consiglio e all’esecutivo, nella campagna lanciata da Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp per non disperdere la strada percorsa finora
31 anni, di Bagheria, da nove lavora in un’associazione sportiva dilettantistica a 6.500 euro all’anno, senza contributi, senza pensione, senza prospettive. Il racconto disarmante di una precarietà che non lascia spazio alla speranza
Il 28 febbraio scade la delega per l’approvazione della disciplina che regolamenta il settore e che finalmente dà agli oltre 500mila collaboratori la dignità di lavoratori, con diritti e tutele. I sindacati chiedono al governo di non sprecare questa occasione e di varare il decreto
La testimonianza di Luca Farenga, collaboratore sportivo da oltre vent’anni. Una vita di lavoro senza contributi, malattia e tfr. Il contratto è una stretta di mano e non sempre ha valore