Il segretario della Cgil al presidio a Montecitorio, nel giorno dello sciopero generale del gruppo. "Il governo chiami l'Eni, di cui è primo azionista, e chieda il rispetto degli impegni assunti con i sindacati". Centinaia di lavoratori in piazza
Eni, Tamoil, Erg, Api: impianti costretti a chiudere o a sospendere la produzione e devastanti effetti sul tessuto occupazionale. Coinvolti 20mila dipendenti, 40mila con l'indotto DI GENNARO BARBIERI
Dal 21 settembre i lavoratori in presidio hanno interotto le forniture dalla raffineria Isab di Priolo, che non ha rinnovato l'appalto di manutenzione. Duecento gli operai coinvolti nella vertenza. La regione rischia di restare a secco