Lavoratori: difficile conciliare vita privata e turni. Montaldo, Slc Cgil: Con questi ritmi faticano a coprire le emergenze. Dovrebbero essere di più

Sanremo è Sanremo anche grazie al lavoro dei tecnici del suono, delle luci e di palco, che nessuno vede. Ma senza loro non si andrebbe in onda 

Allegretti (Slc Cgil Genova): "E' tutto fermo, nonostante il settore sia tra i più colpiti dalla pandemia. La Regione si era impegnata ad erogare mille euro per circa un migliaio di lavoratori e lavoratrici. In realtà, ne hanno usufruito in poco più della metà" .

Foto e video dai territori. La richiesta delle lavoratrici e dei lavoratori del settore è riaprire i sipari

Da Trieste a Catania, oggi presidi e flash mob in tutta Italia per chiedere la riapertura dei luoghi di spettacolo, arte e cultura. E dove non è possibile protestare dal vivo, come in Umbria, l'iniziativa è online

Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom promuovono un'iniziativa per chiedere la ripartenza in sicurezza di tutto il settore. I lavoratori saranno in diverse piazze italiane. A Roma, davanti al Teatro dell'Opera, ci sarà anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini

Le immagini dei presìdi a Roma e a Milano, raccolte grazie alle lavoratrici e ai lavoratori dello spettacolo. Attivato al ministero dei Beni culturali il tavolo permanente per teatro e cinema,, chiesto da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil

Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom hanno proclamato per il 30 ottobre una manifestazione nazionale, con presidi nei capoluoghi di regione, nel rispetto delle misure anticovid. Fabrizio Solari, Slc Cgil: "Cominciamo a fare ordine. Il Governo ancora non conosce bene qual è la platea delle figure professionali impiegate nel settore"

Grande successo per il contest Rock&Lavoro, organizzato dalla Cgil cittadina per festeggiare i 50 anni dello Statuto. Ha vinto Valentin Mufila, giovane cantautore congolese, in Italia dal 2010 insieme alla famiglia, con una canzone dedicata al lavoro duro e sottopagato del minatore

Tra red carpet blindati, ospiti con la mascherina e paparazzi infiltrati, il cinema ha dimenticato i suoi lavoratori