Le nuove linee guida vengono commentate dal ministro senza togliere o aggiungere nulla, mentre sulla proposta di cittadinanza per alunni e alunne tutto tace
Mobilitazione in tutta Italia della Rete degli studenti medi dopo la bocciatura degli emendamenti alla legge. Ius scholae non basta ma sarebbe stato primo passo
Il ministro Tajani rilancia la proposta dello ius scholae, ma dovrà affrontare gli ostacoli della sua coalizione. Intanto la scuola italiana è già un altro mondo
Danielle Frédérique Madam, cinque volte campionessa nazionale di lancio del peso, racconta la lunga battaglia, e il prezzo pagato, per ottenere la cittadinanza
Aumentano le pressioni per approvare una legge che, pur, con i suoi limiti, permetterebbe ai minori che studiano in questo paese di diventare pienamente cittadini italiani. Calza, Flc: un importante strumento di inclusione. Lorenzoni: sì a un diritto negato da decenni
Lo ius scholae è l’ultima delle tante battaglie portate avanti negli ultimi vent’anni a favore del diritto di cittadinanza per ogni studente e studentessa, mentre nelle aule italiane l’integrazione è da tempo realtà
L’appello al Parlamento del Tavolo cittadinanza, di cui fa parte la Cgil, affinché ostruzionismo e manovre politiche non affossino la riforma da cui dipende la vita di centinaia di migliaia di ragazzi, che sono italiani di fatto ma non per la legge
A oltre trent’anni dalla legge sulla cittadinanza, nata già vecchia, inadeguata e scollata dalla realtà del nostro Paese, dove l’immigrazione fa parte integrante della società, il legislatore deve prendere atto delle trasformazioni e aggiornare le norme in vigore, per costruire una vera inclusione
Torna al centro del dibattito politico e all’esame della commissione Affari costituzionali della Camera la riforma della cittadinanza. In discussione la proposta di richiedere il riconoscimento per i minori stranieri dopo cinque anni di scuola, nel tentativo di approvarla entro la fine della legislatura