Il 7 giugno 2021 ci lasciava l’ex segretario generale. Una vita intensa: gli inizi da ricercatore universitario, l’amore per la Cgil, l’approdo alla politica
Il 29 settembre 1906 nasce la Confederazione generale del lavoro: 500 delegati, in rappresentanza di 250 mila iscritti, ne proclamano la costituzione a Milano
Nato a Roma nel 1950, primo socialista a guidare la Confederazione, diventava segretario generale della confederazione di Corso d'Italia il 20 settembre del 2002
La Cgil di Perugia commemora l'ex segretario generale, scomparso nel 2021, Appuntamento sabato 19 marzo alle 10 presso la sala del Consiglio provinciale di Perugia. Conclude Maurizio Landini, segretario generale della Cgil nazionale. Diretta su Collettiva.it
2002. Il discorso programmatico di Guglielmo Epifani al Comitato direttivo della Cgil. Le linee guida di quella che sarebbe stata la sua segreteria generale. "Unire il filo dell’identità con tutta la forza del cambiamento: questa la nostra strategia"
Le Camere del Lavoro e le strutture regionali piangono la scomparsa dell'ex leader della Cgil. Nel cuore del quadrato rosso, da Nord a Sud, un solo volto, quello gentile e fiero di chi ha guidato il sindacato fino al 2010
Il giorno del ricordo di Guglielmo Epifani. Alle 11.30 i funerali a Roma. Diretta su Collettiva dalle 13 per la commemorazione laica alla Casa del Cinema di Villa Borghese
Il lascito di Guglielmo Epifani è grande: mancheranno le sue capacità, il suo modo di comportarsi, di intendere e vivere il sindacato. Il suo predecessore alla guida della Cgil ne ricorda lo spessore umano, intellettuale e politico
Quello che ha fatto di lui un grande sindacalista è la rettitudine del suo cammino. Fin da quando fu nominato direttore della casa editrice della Cgil, che sotto la sua guida fece un enorme passo avanti
Il suo incontro con la Cgil avvenne nel 1974 attraverso l’Esi, la casa editrice del sindacato che nel 1982 diventerà Ediesse. Una passione profonda continuata anche durante il suo impegno di direzione dell’Associazione Bruno Trentin
"La notizia della morte ci ha colto impreparati", dice commosso il segretario generale della Cgil, sottolineando che Guglielmo "ti metteva a tuo agio, non ti faceva pesare ruolo e cultura". Nelle prossime settimane "rifletteremo su ciò che lascia, a noi e al Paese"