Le italiane ottengono il diritto di votare appena finita la guerra e sconfitto il regime fascista. È un decreto legislativo del Consiglio dei Ministri a istituire il suffragio universale, su proposta del comunista Palmiro Togliatti e del democristiano Alcide De Gasperi. Alle urne si andrà l’anno successivo prima per le amministrative poi per far nascere la Repubblica italiana
“È grazie a Mussolini se le donne possono votare”. Questa è una fra le fake news sul fascismo che, probabilmente complice l’elezione della prima donna presidente del Consiglio in Italia, in questo periodo circola di più… Ma siamo davvero certi sia andata così? O in effetti è una delle tante “cose buone” in realtà mai fatte? Proviamo a rispondere con calma e dal principio
Da quando nel 1922 Mussolini annunciò che non avrebbe esteso il diritto di voto alle donne il regime non smise mai di praticare per legge e quotidianamente la misoginia
Esattamente cento anni fa le statunitensi ottenevano il diritto di voto. A fare loro da apripista neozelandesi, finlandesi e, ovviamente, le rivoluzionarie russe