Le critiche e le condanne allo sciopero generale di Cgil e Uil del 29 novembre contro la manovra del governo dimostrano che questo diritto è sotto attacco
"Il nostro obiettivo - scrivono le confederazioni - è anche quello di accendere nuovamente i riflettori sulle problematiche che continuano ad interessare il nostro territorio: dall’occupazione alle crisi industriali, passando per il precariato e i risvolti sanitari, economici e sociali legati alla pandemia"
Oggi sono scesi in piazza le confederazioni nell'ambito della mobilitazione nazionale unitaria che chiede al governo di cambiare la legge di stabilità. In Campania il 70 per cento dei pensionati vive con meno di mille euro al mese, redditi da lavoro sotto soglia 28 mila euro annui
Tutto pronto per il presidio in piazza dell'Unità. “Dopo anni di sacrifici - ha detto Luigi Giove, segretario generale della Cgil ER - si poteva sfruttare questa manovra per ridurre le disuguaglianze sociali, di reddito, di genere, generazionali e territoriali. Invece i soldi pubblici verranno impiegati per ampliare le distanze e le ingiustizie"