La strage del 3 ottobre 2013 non è stata solo una tragedia umana, è stata soprattutto una presa di coscienza collettiva, un richiamo a non voltare lo sguardo di fronte alla sofferenza
La Cgil ricorda la strage di migranti al largo di Lampedusa e definisce i provvedimenti del governo securitari e senza un'idea umanitaria e di solidarietà
Si celebra oggi la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione. Un'occasione per impegnarsi nella difesa e nella pretesa di legalità, per affermare la solidarietà, per educare ed educarci all'accoglienza, al rispetto, all'uguaglianza
Il 3 ottobre del 2013 si consumava a Lampedusa la grande tragedia dell’immigrazione. Almeno 368 morti, solo 155 le persone salvate, tra cui sei donne e due bambini
Giuseppe Massafra, segretario confederale della Cgil, ricorda la strage di sette anni fa: “Una delle più imponenti nella traversata disperata del Mediterraneo"
A poche miglia dal porto, un'imbarcazione libica si rovescia con i suoi 518 migranti a bordo. Ne moriranno 368, rendendola la maggiore catastrofe marittima nel Mediterraneo dall'inizio del secolo. Dal 2016 quella data è diventata la Giornata della memoria e dell’accoglienza
Quella del 3 ottobre è la grande strage dell'immigrazione. Con i suoi 368 morti accertati e solo 155 sopravvissuti. Una vergogna - per papa Francesco. Un dolore sordo per chi tentò di salvare i salvabili e si trovò a contare le bare
A Palermo l'iniziativa di Cgil, Cisl e Uil nella Giornata nazionale delle vittime dell'immigrazione. Il ricordo del naufragio alla Cala: la benedizione, il lancio delle rose bianche da parte dei bambini, le otto barche per rendere onore alla memoria