La Uil è disponibile a una mobilitazione comune con Cgil e Cisl, costruendo "un'unità sindacale che sappia dare risposte". Così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, nel suo intervento dal palco del congresso della Cgil a Rimini.
"Noi nel nostro congresso siamo cambiati: ci siamo trasformati nel sindacato delle persone - ha detto Bombardieri -. Oggi in Italia i diritti di cittadinanza sono negati, quando si parla di uomini e donne ma anche di migranti. Avrei voluto vedere un esponente del governo rendere omaggio a quelle bare nella palestra di Cutro, ringrazio il presidente della Repubblica che l'ha fatto".
Poi la questione dell'Europa. "Abbiamo chiesto insieme lo sviluppo di un Fondo sociale europeo per la transizione e lo sviluppo - ricorda -. Adesso la questione è: il governo quando va in Europa chiede un Fondo sovrano o si piega alle scelte della Germania e del Nord Europa? Una domanda che dobbiamo fare anche al sindacato europeo". L'azione ormai deve essere globale: "Le multinazionali possono continuare a moltiplicare i profitti e scaricare i costi sulla comunità?", si è chiesto.
Quindi il nodo dei salari. "Una questione di cui non parla nessuno. I bassi salari sono stati gli ammortizzatori sociali delle imprese, che hanno continuato ad aumentare gli utili. Ora il governo dica se sta con le aziende o con i lavoratori: a nostro avviso deve dire che non dà agevolazioni a chi non rinnova i contratti nazionali. E le pubbliche amministrazioni non possono più fare gare con chi applica contratti pirata. Proviamo a spiegare al governo che può e deve fare di più".
Sempre sull'unità sindacale, per Bombardieri "c'è un patto che posso firmare anche domattina: bloccare le assunzioni a tempo determinato, come hanno fatto in Spagna. Sull'orario di lavoro, poi, la riduzione della settimana lavorativa non abbassa l'orario ma articola l'organizzazione del lavoro. Chiediamo allora la riduzione delle ore lavorate a parità di trattamento economico".
In conclusione, quindi, "serve un'unità autonoma dai partiti, che dia risposte. Vediamo nei territori tanti lavoratori e lavoratrici quasi rassegnati. Tocca a noi ridare speranza, mobilitarci per un Paese più giusto, facciamolo insieme e riusciremo a vincere".