“In Trentino Alto Adige sono state raccolte 5.415 firme, di cui il 75% online, equamente distribuite fra le due Province autonome”. Lo hanno annunciato i promotori della raccolta firme per il referendum abrogativo della legge Calderoli durante una conferenza stampa tenutasi a Bolzano.

Il referendum è stato promosso da un vasto schieramento di forze sociali, politiche, associative e della società civile per dire: “Sì all’Italia unita, libera e giusta”. A livello locale i promotori dell’iniziativa hanno espresso soddisfazione per il numero di firme raccolte, sia online che nelle strade, e per il fatto che la regione Trentino Alto Adige abbia contribuito al raggiungimento del quorum previsto.

Come spiegato dai promotori, in provincia di Bolzano, per l’iniziativa è stato scelto lo slogan ‘Stop alla legge Calderoli’: “Viviamo in un’autonomia concepita in un certo modo e proprio da autonomisti vediamo i problemi di una legge così strutturata. Serve invece un regionalismo solidale che attui i principi fondamentali della Costituzione e non li neghi nei fatti”. Nei giorni scorsi il comitato referendario ha consegnato in Corte di Cassazione le firme raccolte. “Adesso la sfida – così i promotori – sarà che cittadine e cittadini si rechino alle urne e che partecipino a questo importante strumento democratico”.

I promotori dell’iniziativa hanno quindi lanciato un appello per continuare la mobilitazione: “Serve una grande campagna di informazione, di sensibilizzazione, di coinvolgimento degli elettori per andare a votare, quando sarà indetto il referendum. Bisogna infatti impedire che la legge Calderoli aumenti le diseguaglianze e le divisioni del Paese, incrini i diritti sociali e civili nelle nostre comunità e metta a rischio la coesione sociale”, hanno concluso.