“In Umbria i salari sono poveri, il 17% in meno rispetto alla media nazionale. Calano gli occupati nell’industria e crescono gli addetti del terziario. Abbiamo bisogno di puntare sull’innovazione, sia di processo che di prodotto, e abbiamo la necessità di un cambiamento radicale delle politiche di welfare”. Sono questi i motivi dello sciopero generale del 29 novembre sul territorio, secondo le parole della segretaria generale regionale, Maria Rita Paggio.
“Un paziente su dieci rinuncia a curarsi perché non può permetterselo. Per questo la nostra mobilitazione parla a queste esigenze di trasformazione che riguardano innanzitutto la salute, il diritto all’istruzione, il diritto a una vita che sia dignitosa e che garantisca i diritti fondamentali a tutte le cittadine e i cittadini dell’Umbria”. Manifestazione regionale a Terni.