Parità di salario e questione di genere, riduzione dell’orario di lavoro e difesa della manifattura: sono questi i temi che apriranno gli eventi territoriali che si svolgeranno, martedì 19 novembre, a Biella, Vercelli e Novara.

Tre appuntamenti che vedranno la partecipazione di Maurizio Landini, segretario generale Cgil nazionale, e che saranno l’occasione per rilanciare le rivendicazioni dello sciopero nazionale del 29 novembre, a partire da ciò che la manovra di bilancio di questo governo non prevede: il rinnovo dei contratti fermi da anni, gli investimenti nelle politiche industriali del paese, la piena rivalutazione delle pensioni e i finanziamenti da attivare per sanità pubblica, servizi sociali, non autosufficienza, istruzione e ricerca.

Biella, ore 9:30, Auditorium Città Studi

La giornata verrà aperta a Biella, a partire dalle ore 9:30 all’Auditorium Città Studi, con l’assemblea generale dal titolo: “80 anni fa il patto della montagna. Oggi come ieri, a pari lavoro pari salario”, alla quale prenderà parte Anna Maria Poggio, della segreteria Cgil Piemonte.

Caresanablot, ore 14:30, Vercelli Fiere

Il secondo appuntamento si terrà poi nella sede di Vercelli Fiere, a Caresanablot (VC), dalle ore 14:30, con l’assemblea dei delegati dal titolo “Se otto ore vi sembran poche: ripartire dalla riduzione d’orario”, alla quale parteciperà Giorgio Airaudo, Segretario Generale Cgil Piemonte.

Castello di Novara, ore 20:30

La giornata si chiuderà poi al Castello di Novara, dove si terrà il confronto tra Maurizio Landini e Carlo Bologna de La Stampa locale, dal titolo “Difendere la manifattura, creare il lavoro, non lasciare nessuno da solo”: appuntamento a partire dalle 20:30.

In Piemonte si sono già svolte mille assemblee e altrettante se ne faranno in preparazione dello sciopero di Cgil e Uil del 29 novembre, con manifestazione regionale a Torino.

Giorgio Airaudo, Cgil Piemonte: “Nella nostra regione è ormai aperta una ‘questione settentrionale’”

“Lo sciopero generale per cambiare le politiche del governo – dichiara Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte – è particolarmente importante nella nostra regione, dove sono assenti politiche industriali, con la cassa integrazione cresciuta del 60% rispetto al 2023 e dove, come dice da ultimo anche il rapporto della Caritas, è ormai aperta una ‘questione settentrionale’ per l’aumento delle ingiustizie, delle sofferenze e delle perdite dei servizi pubblici, a partire da una sanità pubblica che continua a essere depauperata. Di questo discuteremo nel tour del Piemonte orientale col segretario nazionale Maurizio Landini, per rafforzare la mobilitazione, dare continuità alla battaglia per la riduzione dell'orario a parità di salario e per l'occupazione senza precarietà oltre la crisi”.