La manovra di bilancio del governo Meloni non prevede nulla per le politiche abitative, nessun finanziamento. Per questo il Sunia e l’Uniat aderiscono allo sciopero generale del 29 novembre indetto da Cgil e Uil per cambiate una finanziaria che ignora il disagio dei cittadini. I sindacati degli inquilini hanno richieste e proposte specifiche sul tema della casa: innanzitutto rifinanziare il fondo nazionale di sostegno all’affitto e il fondo per la morosità incolpevole. Quindi, approvare un piano casa nazionale con investimenti certi e continuativi, per aumentare il numero degli alloggi pubblici in grado di rispondere alle diverse esigenze del Paese.

Tra le altre richieste, i sindacati ritengono che bisognerebbe approvare una legge quadro nazionale di riordino degli enti gestori di immobili pubblici per migliorare il funzionamento e i servizi e per garantire vivibilità e sicurezza negli alloggi Erp. Inoltre, programmare e finanziare le ristrutturazioni di alloggi pubblici sfitti per consentirne la riassegnazione alle migliaia di famiglie in graduatori. Da considerare anche il tema degli affitti brevi e turistici, che avrebbero regolamentati con una legge ad hoc tale da consentire ai Comuni di governare il fenomeno. Infine, gli studenti: per Sunia e Uniat bisogna realizzare studentati pubblici per sostenere il diritto allo studio.