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“Il 31 marzo, presso l’Associazione Stampa Romana, si è svolta un'importante iniziativa a sostegno dei referendum sul lavoro promossi dalla Cgil, che l'8 e il 9 giugno daranno ai cittadini la possibilità di scegliere un futuro basato su stabilità, sicurezza, diritti e dignità nel mondo del lavoro”. Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio.
“La consultazione referendaria rappresenta un appuntamento cruciale – ha dichiarato Stefano Ferrante, segretario dell'Associazione Stampa Romana –. È un’occasione per ripristinare una norma di civiltà, come l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, oggetto negli ultimi trent’anni di continui attacchi politici. Questi referendum sono una battaglia di civiltà che, purtroppo, non sta ricevendo l’attenzione mediatica che merita. Noi chiediamo che se ne parli”.
"Organizzeremo altre iniziative nei luoghi pubblici, per coinvolgere direttamente i cittadini, perché questa è una battaglia fondamentale per invertire la rotta sui diritti del lavoro. La crisi del nostro Paese – ha detto Ferrante – è anche una crisi di opinione pubblica: se i cittadini non sono informati, anche chi fa informazione dovrebbe interrogarsi sulle proprie responsabilità. Per questo faccio appello ai colleghi giornalisti affinché diano il giusto spazio al dibattito su questi temi, con un’informazione chiara e accessibile”.
“Questi referendum toccano questioni fondamentali per tutti: sicurezza sul lavoro, stabilità occupazionale, dignità delle persone e il futuro delle nuove generazioni – ha dichiarato Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio –: è un’occasione per restituire ai lavoratori e alle lavoratrici voce e potere decisionale. Per questo chiediamo ai cittadini di partecipare attivamente. Nelle prossime settimane la campagna referendaria entrerà nel vivo, con mobilitazioni nei quartieri e nei luoghi di lavoro per informare i cittadini sull’importanza del voto. Sabato 5 aprile i comitati che si sono costituiti nel Lazio – a Roma in tutti e quindici i municipi – e in decine di posti di lavoro, saranno nelle piazze della nostra regione per sensibilizzare la cittadinanza mentre sabato 12 aprile si svolgerà un’importante iniziativa sui temi della salute e della sicurezza”.
“Un passaggio fondamentale riguarda il diritto di voto per chi vive fuori sede. Il 5 maggio è fissata la scadenza per chiedere di votare nel comune di domicilio. È essenziale che studenti e lavoratori lontani dalla propria residenza si attivino per esercitare il loro diritto di voto. Non possiamo permettere che ostacoli burocratici impediscano la partecipazione a una consultazione così importante per il futuro del Paese”.
Un tema centrale emerso durante l’incontro è stato anche quello della libertà di stampa e della tutela dei giornalisti, spesso licenziati senza possibilità di reintegro. “Ogni giorno assistiamo a casi di giornalisti licenziati ingiustamente – ha denunciato Ferrante –. Anche quando ottengono ragione in tribunale, vengono semplicemente risarciti senza poter tornare al proprio posto di lavoro. Questo è inaccettabile e uno dei quesiti referendari affronta proprio questa ingiustizia, che riguarda non solo i giornalisti, ma tutti i lavoratori.”
“Sarà una sfida difficile – ha concluso Di Cola – ma il cambiamento passa dalla partecipazione e dall’impegno di tutti. L’8 e il 9 giugno votiamo per un’Italia più giusta”.