Assemblea generale della Cgil a Padova per lanciare la campagna referendaria sui quesiti in tema di lavoro e cittadinanza. Questo pomeriggio, 28 febbraio, presso l’Hotel Crowne Plaza, l'incontro, che ha visto la partecipazione di centinaia di delegate e delegati della Cgil e che ha avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare l'opinione pubblica e raccogliere adesioni a favore delle istanze contenute nei quesiti referendari. Un’assemblea che ha visto la presenza della segretaria regionale della Cgil Veneto, Tiziana Basso, e del segretario nazionale Maurizio Landini, che aveva trascorso a mattinata a Venezia, dove aveva concluso l’assemblea della Cgil lagunare. Ad aprire la riunione delle delegate e dei delegati di ogni categoria della provincia, il segretario generale della Cgil di Padova, Aldo Marturano.
Landini: “Il referendum permette alle persone di decidere”
"Andare a votare, in un Paese in cui ormai metà dei cittadini diserta le urne – ha detto il segretario generale della Cgil ai giornalisti, arrivando all’assemblea di Padova – , è importante poiché il referendum permette loro di decidere. Di scegliere di allargare i diritti nel lavoro e di cittadinanza. Permette loro di affermare un’idea di mondo dove non si è precari, si è più liberi e si ha più sicurezza sul lavoro”
“In questi giorni – ha detto Maurizio Landini, raccontando il clima delle assemblee a cui ha partecipato – ho trovato, oltre alle nostre organizzazioni sul territorio, tanti rappresentanti delle associazioni, tanti intellettuali, esponenti della cultura e dello spettacolo e tanti cittadini davvero interessati alle nostre proposte e alla nostra battaglia, perché questa è un’occasione di cambiamento e tanta gente è convinta che sia arrivato il momento di voltare pagina, visto che il livello di diseguaglianze, ingiustizie e malessere sociale non è mai stato così alto”.
Aldo Marturano, Cgil Padova: “Per un futuro più giusto e inclusivo per tutti i lavoratori”
(Aldo Marturano, segretario generale della Cgil Padova)
L'assemblea è stata aperta dal segretario generale della Camera del Lavoro di Padova, Aldo Marturano, con un intervento diretto alla testa e, soprattutto, al cuore della platea sottolineando l'importanza dell’iniziativa referendaria per il futuro del mondo del lavoro e per i diritti dei cittadini. "Oggi è un giorno fondamentale per riaffermare il nostro impegno nella difesa dei diritti e per costruire un futuro più giusto e inclusivo per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori”, ha dichiarato Marturano che ha chiamato tutte e tutti alla mobilitazione concludendo.
“Da domani, come abbiamo iniziato a fare, oltre alla testa, mettiamoci il cuore e le gambe. Instancabilmente, in ogni luogo di lavoro e in ogni territorio, in ogni via, piazza, casa, spieghiamo le ragioni della nostra battaglia, non soffermiamoci solo sulle leggi che intendiamo modificare, ma facciamo passare il messaggio che noi vogliamo difendere la democrazia, dare una risposta vera alle paure dei tanti, cambiare le condizioni di chi rappresentiamo, a partire da chi oggi non si sente incluso, per provare a costituire quel movimento di popolo che, anche dopo i referendum, può essere l’inizio di un nuovo corso, dandoci l’ambizione di scrivere un pezzo di storia”.
Successivamente, sono intervenuti numerosi delegati e delegate della Cgil provenienti da vari settori, ognuno dei quali ha portato la propria testimonianza in merito alle sfide che i lavoratori affrontano ogni giorno e di come la riuscita dei referendum possano incidere concretamente per un miglioramento delle proprie condizioni lavorative. Tra gli interventi significativi, il contributo video di Emma Ruzzon, rappresentante del Consiglio delle studentesse e Senatrice Accademica all'Università di Padova, attualmente in Erasmus, che ha evidenziato l'importanza di estendere i diritti civili e politici, a partire dalla cittadinanza, anche ai giovani e agli studenti e di come sia necessario il massimo impegno da parte di tutte e tutti affinché vi sia un’ampia partecipazione al voto.
La giornata si è conclusa con l'intervento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che ha ribadito con forza la necessità di unire i lavoratori e i cittadini nella lotta per una società più equa e per un lavoro dignitoso per tutti. "Questa campagna referendaria è un'opportunità storica per far sentire la nostra voce e per modificare le politiche che penalizzano i più deboli. Dobbiamo farlo insieme, senza paura, con determinazione. Siamo consapevoli che il voto è un diritto individuale, ma è innegabile la grande dimensione collettiva che esso rappresenta e se esercitato, può determinare un vero cambiamento. Per questo ho detto che il voto sarà la nostra rivolta sociale: perché è in grado di generare trasformazioni concrete e immediate”.