Per cambiare il mondo del lavoro, per avere più tutele, meno precarietà, per fermare le morti sul lavoro, per tutti ma soprattutto per i giovani e per gli studenti che fanno attività di alternanza scuola-lavoro e si ritrovano senza paracadute. E poi per fare un passo avanti sul diritto di cittadinanza, per gli studenti che nascono e crescono in Italia ma vivono questo come una corsa a ostacoli.
La Rete degli studenti medi è scesa in campo per i cinque referendum. Prima ha raccolto le firme mobilitando tutti i ragazzi che volevano mettersi in gioco, e adesso investirà le sue energie per la campagna, per portare le persone a votare l’8 e 9 giugno. “Noi ci crediamo – dice Bianca Piergentili, della Rete studenti medi – e lo facciamo anche per quanti di noi non hanno ancora l’età per andare a votare ma vogliono cambiare le cose”.