Questa mattina, 18 febbraio, al Teatro Corso di Mestre si è svolta l'assemblea regionale di tutte le strutture della Cgil del Veneto a cui hanno partecipato centinaia e centinaia di delegate e delegati e pensionati provenienti da tutto il territorio e da tutti i settori lavorativi. All'ordine del giorno c'è stato l'avvio della campagna per i quattro referendum sul lavoro e per quello sulla cittadinanza che presto saremo chiamati a votare. Nell'arco della mattinata ci sono state moltissime testimonianze di lavoratrici e lavoratori strettamente legate ai temi del referendum: precarietà, licenziamenti, appalti e subappalti, sicurezza sul lavoro, diritti di cittadinanza. Il regista Andrea Segre ha inviato un videomessaggio dedicato all'assemblea ribadendo la sua vicinanza e il suo impegno per i referendum.

Per Tiziana Basso, segretaria generale della Cgil del Veneto, “questi cinque referendum sono più che mai attuali anche nella nostra regione. Abbiamo un aumento esponenziale della precarietà, i nuovi occupati sono somministrati, a termine e spesso part time involontari. Abbiamo l’aumento delle crisi aziendali e della perdita del posto di lavoro a cui segue la perdita dei diritti acquisiti. Abbiamo un tessuto produttivo fatto di microimprese, e il tema della precarietà e dei licenziamenti è molto sentito dai lavoratori. Abbiamo poi la questione della cittadinanza che riguarda bambini e ragazzi che frequentano le nostre scuole ma anche tantissime lavoratrici e lavoratori occupati regolarmente che devono attendere molto, troppo, questo documento. Noi pensiamo che per una questione di giustizia sociale questa norma vada modificata”.

“Questi cinque sì – ha detto Daniela Barbaresi, segretaria confederale della Cgil nazionale concludendo l’assemblea – serviranno a riconoscere il diritto al lavoro e alla sicurezza, per fermare la precarietà e garantire diritti e tutele a chi lavora e per riconoscere la cittadinanza per chi in questo paese vive. Ognuno di noi ha il potere di cambiare le cose esercitando il proprio diritto di voto in questo straordinario esercizio di democrazia”.