Anche a Lecce parte la campagna referendaria per migliorare la legislazione sul lavoro e sulla cittadinanza. Oltre 200 delegati, attivisti e funzionari della Cgil, in rappresentanza dei circa 40 mila iscritti sul territorio, si sono riuniti il 6 marzo a Melendugno nell’assemblea che riunisce tutte le assemblee generali delle categorie della Cgil di Lecce. L’evento, organizzato al Nuovo Cinema Paradiso in piazza Risorgimento, è stata l’occasione per avviare su tutto il territorio provinciale una grande discussione sul valore della democrazia e del voto, sui quattro referendum sul lavoro e sul referendum sulla cittadinanza.
Dopo i saluti di Maurizio Cisternino, sindaco del Comune di Melendugno che ha patrocinato l’iniziativa, ha aperto i lavori la relazione del segretario generale della Cgil Lecce, Tommaso Moscara, e l’intervento della professoressa Monica Mc Britton, docente di Diritto del Lavoro dell’Università del Salento. A seguire hanno preso la parola delegate e delegati, fino alle conclusioni affidate al segretario organizzativo della Cgil Puglia, Salvatore Arnesano.
Moscara, Cgil Lecce: “Questi referendum sono un’occasione unica”
“Il voto è la nostra rivolta” è lo slogan che accompagnerà la campagna referendaria: una “rivolta” che non è altro che l’esercizio della democrazia. “Abbiamo tutti la possibilità di modificare immediatamente la legislazione sul lavoro, per renderlo più stabile, più tutelato, più dignitoso, più sicuro. Basta andare a votare – ha spiegato Moscara –. Attendiamo a breve la data del voto: comprendiamo bene le difficoltà e la disaffezione che spesso sviliscono le tornate elettorali, ma questa è un’occasione unica per combattere i licenziamenti illegittimi, per limitare il ricorso ai contratti precari, per chiamare a responsabilità le stazioni appaltanti sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, per ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia per presentare domanda di cittadinanza. Con cinque Sì possiamo tutti quanti insieme migliorare la nostra società”.