“Quattro referendum per dire basta a un lavoro povero, precario, vulnerabile”. In una frase lo storico e scrittore Alessandro Barbero riassume il motivo della sua piena adesione all’impegno della Cgil per coinvolgere tutte le cittadine e i cittadini nella richiesta di una radicale riforma delle leggi sul lavoro. “Firmo per tutte le persone che non hanno potuto lottare, che hanno avuto indennizzi da fame e a cui continuano a proporre contratti a tempo determinato invece di un’assunzione stabile – sostiene Barbero – per  tutti quelli che hanno subito infortuni sul lavoro e non hanno ottenuto risarcimenti dalle ditte in appalto o in subappalto per cui lavoravano”.

Una firma perché il lavoro nel nostro paese torni ad essere tutelato, dignitoso, stabile e sicuro. “A me sembra che valga la pena firmare – conclude lo storico – perché le condizioni del lavoro in Italia, e non solo Italia, oggi sono uno dei grandi drammi a cui dobbiamo far fronte”.

Un grazie alla Cgil Modena

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