Il primo Patto per il lavoro era stato firmato nel 2015. L’obiettivo principale era la piena occupazione e uno degli effetti è stato il crollo del tasso di disoccupazione. A cinque anni di distanza i sindacati confederali regionali firmano una nuova intesa sottoscritta, oltre che dalla Regione Emilia Romagna, da 55 soggetti istituzionali e sociali. Con i grandi cambiamenti in corso e l’emergenza ambientale e climatica, il nuovo "Patto per il lavoro e il clima" firmato il 15 dicembre ha come obiettivo la creazione di nuova occupazione di qualità e la sostenibilità ambientale. Molto forte anche il messaggio di fondo della nuova intesa strategica: i problemi della crisi e della costruzione della società futura devono essere affrontati insieme. Una formula che è anche una garanzia per affrontare i prossimi mesi che saranno ancora molto duri anche in vista dello sblocco dello stop ai licenziamenti. Per la Cgil dell’Emilia Romagna, come spiega nel video il segretario generale Luigi Giove, il Patto dovrebbe essere usato come modello anche a livello nazionale.
Emilia Romagna, modello strategico
"Il primo obiettivo del 2021 sarà la difesa dell'occupazione in vista dello sblocco dei licenziamenti", così in un'intervista il segretario generale della Cgil regionale Luigi Giove. Ma con il nuovo "Patto per il lavoro e il clima", firmato il 15 dicembre da 56 soggetti istituzionali e sociali, si apre una grande stagione all'insegna della qualità e dello sviluppo sostenibile
23 dicembre 2020 • 06:40