L’esecutivo prepara una delega, ma il processo manca di dibattito parlamentare e rischia di favorire interessi privati, trascurando le esigenze del lavoro
Arriva all’approvazione finale del Parlamento europeo l’“AI Act”. È l’occasione per ribadire che le persone non possono essere escluse dai nuovi processi tecnologici
L’intelligenza artificiale impatta fortemente sull’organizzazione del lavoro. Occorre rafforzare gli strumenti già presenti per aumentarne la trasparenza
Dobbiamo trovare una strada che ci consenta di esercitare un ruolo centrale per controllare l’utilizzo corretto, non discriminatorio, trasparente della tecnologia
La Ue ha trovato un accordo sul regolamento per l’AI. Due sono le principali questioni da risolvere: la gestione della transizione digitale e le politiche industriali per l’innovazione tecnologica
Arriva la prima regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Permangono punti oscuri, soprattutto servirebbe una normativa specifica sul mondo del lavoro
La lettera firmata da Musk per sospendere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è una sorta di auto moral suasion. Il sindacato non teme la rivoluzione digitale
Riguardano le possibili nuove forme di discriminazione, la 'disumanizzazione' della gestione delle relazioni di lavoro e dell’esercizio dei poteri datoriali, ma anche i pericoli di opacità delle scelte organizzative e datoriali
Fermo restando l’utilizzo lecito dell’innovazione, è sempre più stringente la necessità di bilanciare l’interesse pubblico con quello privato. E di tutelare il diritto soggettivo e collettivo di fronte all’interesse del capitale