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La rubrica Consulta giuridica, che da oggi trova uno spazio periodico su Collettiva, si pone due obiettivi: il primo è quello di aprire una finestra, un luogo di approfondimento, sia sull’attività dell’area giuridico-vertenziale e legale della nostra organizzazione (Ufficio giuridico confederale, Consulta giuridica nazionale e Uvl), sia sui principali temi di attualità di politica del diritto, esposti con un linguaggio al contempo semplice ma rigoroso dal punto di vista tecnico-giuridico; il secondo obiettivo consiste nella condivisione dei risultati dell’elaborazione giuridica maturata in quest’area, illustrandone sia gli aspetti più generali che gli esiti ottenuti sul versante vertenziale e giudiziario.
È evidente, infatti, che i successi ottenuti in questi ultimi anni dalla Cgil nella lotta contro la lunga ondata di precarizzazione del lavoro montata sin dalla fine del secolo scorso, difficilmente sarebbero stati raggiunti senza il felice e sinergico connubio tra elaborazione giuridica e attività quotidiana di tutti coloro che si impegnano nel rendere effettivi i diritti di chi lavora: la Carta dei diritti universali del lavoro e i referendum a suo sostegno, le sentenze della Corte costituzionale e del Comitato europeo dei diritti sociali che hanno pesantemente colpito il Jobs act, le numerose sentenze (da ultimo quella del Tribunale di Palermo, che sarà oggetto del prossimo focus di questa rubrica) che stanno contribuendo ad aprire la strada dei diritti per i riders, sono esempi significativi di un’incessante attività di contrasto alla destrutturazione e all’indebolimento del lavoro nel nostro Paese.
Un’attività che pone al centro del proprio operare la condivisione “a rete” delle idee, delle esperienze contrattuali e delle politiche della Cgil nel suo complesso e in tutte le sue articolazioni. Ed è proprio da questo metodo di lavoro e dalle strategie di politica del diritto sottostanti che nasce l’idea di intitolare la presente rubrica prendendo spunto dall’attività svolta dalla Consulta giuridica della Cgil sin dalla sua istituzione nel 1987 su impulso di Bruno Trentin.
La Consulta, infatti, ha da sempre rappresentato un laboratorio di elaborazione aperto e fecondo basato sull’idea chiave del perseguimento dell’unificazione del mondo del lavoro; un’idea che, non a caso, ritroviamo nella Carta dei diritti e nelle più recenti strategie di politica contrattuale della Cgil.
La rubrica che oggi inauguriamo sarà quindi un luogo, oltre che di diffusione e di approfondimento su temi di attualità giuridico-vertenziali-legali, anche di confronto aperto a contributi interdisciplinari, in un’ottica di superamento delle barriere tra diritto, economia e sociologia. In questa prospettiva sinergica, l’implementazione di Consulta giuridica sarà garantita da contributi provenienti dall’Ufficio giuridico nazionale, dal Coordinamento nazionale degli Uffici vertenze, da avvocati di riferimento dell’organizzazione e da studiose/i provenienti sia dalla Consulta giuridica che dal mondo accademico più attento alle problematiche del mondo del lavoro; in questo senso, fondamentale sarà anche il contributo della Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale.
Lorenzo Fassina è responsabile Consulta giuridica e Ufficio giuridico e vertenze Cgil