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“Dopo la liberazione del territorio nazionale - recita l’art. 1 del decreto legge luogotenenziale 25 giugno 1944, n. 151 - le forme istituzionali saranno scelte dal popolo italiano che a tal fine eleggerà, a suffragio universale diretto e segreto, un’Assemblea costituente per deliberare la nuova costituzione della Stato. I modi e le procedure saranno stabiliti con successivo provvedimento”.
Il decreto legislativo luogotenenziale 16 marzo 1946, n. 98, affiderà a un referendum popolare la decisione sulla forma istituzionale dello Stato, mentre il decreto luogotenenziale n. 99, sempre del 16 marzo, fisserà le norme per la contemporanea effettuazione delle votazioni per il referendum e l’Assemblea costituente, quest’ultima da eleggersi con sistema proporzionale (decreto legislativo luogotenenziale 10 marzo 1946, n. 74).
L’Assemblea costituente si riunirà per la prima volta il 25 giugno 1946 e lavorerà fino al 31 gennaio 1948 (anche se le sue commissioni funzioneranno fino al mese di aprile), per un totale di 375 sedute pubbliche, delle quali 170 dedicate alla Costituzione e 210 ad altre materie.
Il 28 giugno l’Assemblea elegge Enrico De Nicola capo provvisorio dello Stato e delibera la nomina di una commissione ristretta (Commissione per la Costituzione o Commissione dei 75), composta appunto da 75 membri scelti dal presidente sulla base delle designazioni dei vari gruppi parlamentari, cui viene affidato l’incarico di predisporre un progetto di Costituzione da sottoporre al plenum dell’Assemblea.
Il 31 gennaio 1947 un Comitato di redazione, composto di 18 membri, presenta all’Aula il progetto di Costituzione, diviso in parti, titoli e sezioni. Dal 4 marzo al 20 dicembre 1947 l’Aula discute il progetto e il 22 dicembre viene approvato il testo definitivo. La Costituzione repubblicana sarà promulgata il 27 dicembre 1947 ed entrerà in vigore il 1° gennaio 1948.
Dal 2 giugno scorso è a disposizione degli utenti un sito web dedicato ai 75 anni della Costituzione repubblicana. “L’iniziativa promossa dalla Camera dei deputati - si legge nella nota introduttiva - è quella di riunire in un unico spazio web tutti i materiali di documentazione finora pubblicati in formato digitale sulla composizione, i lavori e i documenti dell’Assemblea costituente”.
Attraverso le diverse sezioni del sito, si legge ancora, è possibile “accedere alle schede sull’attività dei deputati costituenti, al calendario dei lavori dell’Assemblea e delle sue Commissioni e all’inventario informatizzato dei documenti d’archivio. Completano i contenuti la galleria fotografica, una serie di documenti audiovisivi, una rassegna stampa d’epoca, la piattaforma didattica sulla Costituzione”.
Un testo figlio della Resistenza e della Liberazione, che racchiude i diritti inviolabili e i doveri inderogabili di ogni cittadino. Una Costituzione antifascista, qualora ci fosse bisogno di ricordarlo. “Un buon documento”, nelle parole del presidente Sandro Pertini: “Ma spetta ancora a noi fare in modo che certi articoli non rimangano lettera morta, inchiostro sulla carta. In questo senso la Resistenza continua”.