Salgono i contagi e il rosso rischia di diventare di nuovo il colore dominante. Quale futuro per bambini e ragazzi? Mentre si prenuncia un prolungamento del blocco dei licenziamenti e della cassa Covid si ragiona come cominciare a guardare al futuro. Che appare lontano. Intanto ministri, militari e industriali pensano al Polo pubblico privato per la produzione di vaccini. Ma la campagna di inoculazioni procede a sbalzi e incongruenze. Causa pandemia si pensa di spostare in autunno la tornata di elezioni amministrative previste per giugno.

Prime pagine

“Indennizzi a 2,7 milioni di partite Iva” è l’apertura de Il Sole 24 ore, che in taglio centrale torna sulla pandemia: “Vaccini: verso il polo italiano ma serviranno sei mesi. Draghi chiama Von der Leyen”. Per il Corriere della Sera: “Mezza Italia va in rosso” e di spalla “I nuovi ristori: aziende divise in quattro fasce”. Anche La Repubblica sceglie la strategia contro il coronavirus per l’apertura e titola: “Vaccini, Regioni in ritardo. Tocca alla protezione civile” e nel sommario “Task force del generale Figliuolo per accelerare la somministrazione. Fiale prodotte in Italia dall’autunno. Alla scuola 250 milioni per attività da giugno a settembre. Smart working per chi ha figli fino a 16 anni”. Scelta differente quella compiuta da La Stampa: “Bianchi: Dad anche dopo il Covid” e di spalla: “Comunali, il voto slitta a ottobre”. Il Fatto Quotidiano guarda in Lombardia e punta il dito: “Bertolaso e Moratti flop, ma chi li caccia?”. La foto notizia de il Manifesto ritrae un mucchio di sedie vuote impilate sulle quali campeggia: “Onda rossa”. Infine l’Avvenire: “Emersione sommersa”.

Le interviste

A pag. 31 del Corriere della Sera, firmata da Enrico Marro, la prima intervista a Luigi Sbarra appena eletto segretario generale della Cisl: “Puntiamo su autonomia, riformismo e protagonismo delle parti sociali dovendo fronteggiare la crisi più grave dal dopoguerra. Serve lavoro, coesione, innovazione, partecipazione e rilancio del Sud” e rispondendo ad una domanda sul salario minimo per legge Sbarra afferma: “La Cisl è contro l’intervento della legge su materie proprie dell’autonomia negoziale. Non abbiamo bisogno né di salari né di orari di Stato né di leggi sulla rappresentanza”: Parlando di vaccini, ecco la posizione del neo segretario: “La Cisl è impegnata a sensibilizzare i lavoratori sulla vaccinazione come diritto e dovere etico, verso se stessi e la collettività. Per il resto, la legge non prevede l’obbligo”. Sui licenziamenti, infine afferma: “La proroga deve andare avanti per tutta l’emergenza sanitaria, altrimenti si rischiano centinaia di migliaia di licenziamenti. Occorre arrivare con urgenza alla riforma degli ammortizzatori sociali, rilancio delle politiche attive del lavoro, contratti di solidarietà”.

Ieri la Commissione europea ha aperto a una sospensione delle regole di bilancio per tutto il 2022, Federico Fubini del Corriere della Sera ne ragiona con il vice presidente della Commissione Valdis Dombrovskis: “Dovremmo passare dai sostegni di emergenza, che includono programmi come la cassa integrazione, a politiche attive. Presenteremo una raccomandazione in questo senso. Non settore per settore ma concentrandoci su come eseguire questa transizione e come usare per essa i fondi europei. Questi aspetti sono legati alla transizione verde e digitale, che implica spostamenti nel mercato del lavoro”. E per quanto riguarda il patto di stabilità il vice presidente afferma: “Siamo chiari. La clausola di fuga dal Patto di stabilità è generale, non specifica per alcuni paesi. Riguarda tutti. Qual che delineiamo e che questa clausola di sospensione resti attiva anche nel 2022, per essere disattivata nel 2023. E riguarda l’intera Unione europea”. Ma c’è un approccio differenziato: “Già nelle raccomandazioni specifiche indirizzate a ciascun paese prevediamo per il bilancio del 2022, benché sempre in sospensione del Patto, che i governi con basso livello di rischio di sostenibilità dei conti continuino nel sostegno al bilancio”: E i paesi invece con un debito elevato, chiede Fubini: ”Per questi, mentre continuano anche loro politiche di bilancio che sono di sostegno all’economia, diciamo nelle raccomandazioni specifiche, riguardo alle leggi di bilancio del 2022, che siano attenti e abbiano comunque cura della sostenibilità di bilancio nel medio periodo. Questo è un elemento di differenziazione che indichiamo”.

Le Regioni si avviano a nuove zone arancioni e rosse e si prospettano nuove chiusure di negozi bar e ristoranti. A pagina 6 de La Stampa parla Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio che sostiene. “Non solo indennizzi ma anche più credito e per questo occorre intervenire a livello europeo per evitare che si riducano i finanziamenti alle piccole e medie imprese”. E sulle strategie da seguire sostiene: “Bisogna costruire una risposta che vada oltre il modello delle più chiusure con i suoi drammatici costi economici e sociali, puntando invece su più vaccini. Insieme vanno rafforzate le azioni di sequenziamento del virus, la capacità di tracciamento e monitoraggio dei contagi”. E sul nuovo decreto ristori in arrivo afferma: “A nostro avviso, archiviato il sistema dei codici Ateco, vanno tenute in debito conto le perdite di fatturato registrate su base annuali ed i costi fissi sopportati, mettendo in campo risposte equilibrate rispetto alle diverse dimensioni aziendali. Ma segnaliamo anche la necessità di agire, a livello europeo, per un sistema di regole bancarie che non ponga le premesse di un restringimento del credito”.

Risalita dei contagi e le scuole chiudono, tre studenti su quattro non tornano in classe. Flavia Amabile de La Stampa ne parla con il neo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che afferma: “Ci siamo trovati di fronte ad un rapidissimo cambiamento della situazione epidemiologica. La variante inglese ha modificato radicalmente il quadro precedente: colpisce anche i ragazzi e non solo quelli tra i 10 e i 19 anni, ma anche i più piccoli. Abbiamo fatto delle scelte. La scuola sarà a distanza in situazioni eccezionali e comunque nelle aree in cui servono forti restrizioni legate all’andamento dell’epidemia. Dobbiamo tutelare la salute pubblica, in particolare quella dei nostri bambini, è preservare la piena funzionalità del sistema sanitario”. Ma gli studenti non ne possono più della Dad, suggerisce Amabile, e il ministro risponde: “Stiamo lavorando al suo miglioramento. Abbiamo già raccolto quasi 200 esperienze su come si è evoluta la didattica a distanza: le diffonderemo. Faremo formazione mirata per i nostri docenti. Investiremo risorse per affrontare questa fase. Attiveremo la rete di volontariato a sipporto della scuola, favoriremo i patti di comunità con il territorio guardando anche oltre l’emergenza considerando la dad non come un ripiego ma come integrazione e arricchimento per costruire una scuola nuova”. E infine “Per quanto riguarda il tema del recupero delle competenze e della socialità dei nostri ragazzi, ne stiamo ragionando insieme a un gruppo di lavoro. Il tema non è il recupero di ore, ma di contenuti. Dobbiamo creare un ponte tra questo e il prossimo anno”.

Sul fronte vaccini, Cristiana Mangano de Il Messaggero, intervista il Generale Portolano, capo della task force militare che afferma: “Siamo pronti ad immunizzare porta a porta. In campo ogni giorno 500 medici e 800-900 infermieri. Siamo pronti a spostarci ovunque”.

Sul fronte della politica, molte le interviste a diversi dirigenti del Pd, da Marianna Madia a Graziano Delrio, da Debora Serracchiani a Walter Nerini, quale sarà il destino del partito?  

Editoriali e commenti

A pagina 2 de La Stampa, la sociologa Chiara Saraceno torna sulla scuola e comincia il suo intervento sostenendo: “Ha ragione il presidente dell’Anci a lamentare che si chiudono, ancora una volta, esattamente come un anno fa, le scuole e i servizi per la prima infanzia per due terzi circa di bambini e ragazzi mentre viene ritenuto essenziale l’asporto da bar e ristoranti fino alle 22……….anche altri paesi lo stanno facendo. Ma con più coerenza: se si deve chiudere si chiude tutto e si evita di creare le condizioni per cui l’unico luogo considerato insicuro sono le scuole, mentre ragazzi e adulti possono tranquillamente incontrarsi vicino ai locali da asporto o nei parchi”. E per quanto riguarda il rifinanziamento dei congedi parentali aggiunge: “Se serve a tamponare per un po’ i problemi organizzativi per le donne che vi hanno accesso (solo le lavoratrici dipendenti), mentre rafforza di fatto la divisione del lavoro tra uomini e donne e lo squilibrio economico che ne deriva, non compensa la perdita educativa e socializzazione dei bambini”.

E sull’incrocio Università e vaccini interviene Paolo Balduzzi a pag. 23 de Il Messaggero: “Nell’efficientissima Lombardia è cominciata in questi giorni la campagna vaccinale nei confronti del personale universitario. Un accordo, quello tra la Regione e i rettori che fa perno sulla logistica e sui numeri contenuti degli atenei per facilitare le operazioni di somministrazione. Dal punto di vista organizzativo sembrerebbe una buona idea. Ma c’è veramente qualcosa che stona in tutto questo. E lo scrivo da persona che nell’università ci lavora da sempre. Nella efficientissima Lombardia chi ha più di 80 anni sta ancora aspettando una convocazione per il vaccino”.

Tra i commenti di economia da segnalare due interventi su Il Sole 24 ore. Il primo è firmato da Giuseppe Di Taranto, professore emerito Luiss, e da Angelo Guarini, Confindustria Brindisi che pongono l’accento su procedure e costi della pubblica amministrazione che rischiano di appesantire e di molto l’attuazione del Pnrr. Il secondo a firma Federico Maurizio D’Andrea del centro Studi Borgogna, ragioni sulle cause della “Perenne arretratezza del Sud” , secondo l’autore vanno comprese le ragioni per le quali “Lo Stato dall’Unità di Italia a oggi, fallisce la mission in particolare nel Mezzogiorno”, ma vincere la scommessa al Sud è possibile.

Infine, a pag 2 de il Manifesto, interviene il direttore generale di Banca Etica Alessandro Messina che ragiona di quale debba essere la finanza per una vera transizione ecologica: “…Oggi le principali risorse finanziarie sono sui governi, con il livello record di debito pubblico mondiale, mentre il credito alle imprese e all’economia reale è in calo da almeno dieci anni. Ne consegue che solo i governi possono spostare gli equilibri: disincentivando ciò che non va e promuovendo le alternative, attraverso l’immissione di grandi risorse finanziarie e la programmazione di attività pluriennali. Serve azione pubblica di indirizzo dell’economia, un inedito negli ultimi trent’anni. Non ci si può infatti illudere col recente maquillage della finanza privata che auto-celebra la propria sostenibilità: cinica sintesi di tutte le contraddizioni del mercato capitalista, non è da esse che potrà giungere un reale cambiamento”.

Monti i commenti di politica interna che ruotano attorno ai dilemmi interni dei partiti.

Economia, lavoro e sindacato

La risalita dei contagi è il tema del giorno. Contagi e ristori, chiusure e vaccini per scongiurare conseguenze ancora più gravi sia sul piano sanitario che economico e sociale.

Fabrizio Caccia sul Corriere della Sera così sintetizza: “Covid, oltre 20 mila contagiati. Allarme delle regioni, Bonaccini: le varianti un nuovo virus. Sono aumentati anche i decessi e mezza Italia va verso il rosso”. Unica erma i vaccini e allora Francesco Grignetti e Paolo Russo, a pag. 5 de La Stampa danno conto dell’incontro che si è tenuto ieri al Mise (certo l’immagine di militari indivisa al tavolo del Governo poteva essere evitata, ndr): “Produrre vaccini in Italia attraverso un Polo nazionale, cooperazione pubblico privato, adeguati finanziamenti dello Stato e normativa specifica, con stabilimenti produttivi e centri di ricerca. È l’alta ambizione del ministro Giorgetti che si vede parte integrante dell’Europa”. Sullo stesso argomento scrivono anche Marzio Bartoloni, Carmine Fotina e Andrea Marini su Il Sole 24 ore: “C’è un primo nucleo di aziende disponibili a tentare questa strada, una parte di loro direttamente nella fase bulk, quella che porta a produrre la miscela di principi attivi del vaccino che richiede i bioreattori, un'altra nel processo di infialamento e finitura. Quest’ultimo può partire subito”, articolo lungo e articolato, utile per capire meglio di ciò che si tratta.

Le chiusure necessaria portano ai ristori. Valentina Conte su La Repubblica illustra i Decreto in arrivo: “Licenziamenti bloccati fino al primo luglio, senza eccezioni. E contemporanea estensione della cassa integrazione a carico dello Stato fino a quella data. A seguire, sostegni selettivi per un ritorno graduale alla normalità: i settori che ripartano possono ristrutturare e quindi licenziare. È questa la soluzione messa a punto dal ministro del Lavoro Orlando dopo un confronto con il ministro dell’Economia Franco, e che sarà inserita nel corposo pacchetto lavoro del prossimo decreto Sostegno. I conti non sono chiusi ma si potrebbe arrivare a 8-10 miliari. Molte le novità – prosegue l’articolo – un miliardo andrà a rifinanziare il Reddito di cittadinanza. Un altro miliardo alle indennità per i lavoratori stagionali, dello spettacolo, del turismo e sport: si ipotizzano tre mensilità da 800 euro. Rinasce il Rem. Prorogata la Naspi – il sussidio di disoccupazione – per chi l’ha terminata”.

Sul fronte lavoro da segnalare sempre su La Repubblica a pag. 23 ( ma ne scrivono molti giornali) un articolo di Diego Longhin che illustra le posizioni di Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis nel giorno in cui vengono presentati i dati Fca e Psa: “Oggi è il giorno del calcio di inizio si apre un nuovo eccitante capitolo….L’obiettivo è essere al top, non bisogna fare in fretta, ma bene, stiamo lavorando duramente al nuovo piano industriale – sottolinea – non sarà difensivo ma all’avanguardia, dirompente per il mercato”.

A pag 12 de il Fatto Quotidiano la notizia che “Mittal chiede altri tre mesi di Cig per più di 8mila lavoratori dell’ex Ilva dal 29 marzo”.
A pagina 15 de Il Sole 24 ore Nicoletta Picchio segnala: “Graduale recupero dell’attività industriale: al rimbalzo di gennaio (+1,3%) segue una crescita di febbraio (+0,7%). Secondo il Centro studi di Confindustria, è atteso un contributo positivo dell’industria alla dinamica del Pil nel primo trimestre a fronte di un comparto terziario che risulta ancora indebolito”.

Infine Nando Santonastaso, a pagina 9 de Il Mattino richiama l’attenzione su “Non c’è posto per il e la Coesione territoriale nei super comitati interministeriali che affiancheranno i neonati ministri della Transizione ecologica e della Transizione digitale, strategici per il Governo in chiave Recovery Plan. La Carfagna sarà coinvolta soltanto sui temi idrogeologici e la banda larga”.

Ci avviciniamo all’8 marzo e Collettiva.it da conto di una iniziativa del coordinamento donne della Fisac Senza portafoglio ma non solo le ministre di Simona Ciaramitaro. Di spalla Tutti gli appuntamenti.

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