PHOTO
“Ancora un morto questa notte per un incendio tra le baracche di Borgo Mezzanone, ancora la morte annunciata di un lavoratore straniero, del Gambia, impegnato nel lavoro nei campi". Così Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil, commentando la morte di Samaro Saho, 26 anni, ucciso nel sonno nelle prime ore di oggi (venerdì 26 aprile) all'interno della baracca di legno e cartone dove viveva, nell'insediamento abusivo che sorge a ridosso del Centro per richiedenti asilo, a una decina di chilometri da Foggia. L'incendio, stando ai primi accertamenti, sarebbe stato causato dal corto circuito di un elettrodomestico.
"Si seguita ad assistere a uno stillicidio inaccettabile, causato da una mancata politica di accoglienza, sulla quale da anni chiediamo interventi strutturati, dalla Puglia alla Calabria, alla Sicilia. Si continua a morire nei ghetti sempre con le stesse dinamiche, che denunciamo da anni, rimanendo in molti casi inascoltati”, prosegue Mininni.
L'esponente sindacale rileva che "a Borgo Mezzanone stiamo apprezzando l’azione della Procura di contrasto all’illegalità, ma riscontriamo un mancato coordinamento dalla parte del Prefetto Rolli, cui erano stati affidati i poteri del commissario straordinario di governo per affrontare le questioni dell’accoglienza, al fine di trovare situazioni alloggiative dignitose per i tanti lavoratori impiegati in agricoltura. Anche i moduli abitativi messi a disposizione della Regione Puglia vanno posizionati dove servono, vicino ai luoghi dove le persone vanno a lavorare".
Per fare questo serve "un'azione di coordinamento che si interfacci con collocamento pubblico, trasporti e rispetto dei contratti, coordinamento che la sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo può svolgere, e aveva cominciato a fare nei primi mesi di sperimentazione. Tutto questo percorso - conclude Mininni - si è inspiegabilmente bloccato e ciò denuncia un irresponsabile abbandono dello Stato, in senso lato, nel voler applicare una legge dello Stato, la 199/2016, e garantire la legalità del lavoro in questo Paese”.