da Rassegna sindacale “Essere segretario in una zona di confine ti fa sentire vicino all’Europa, ti fa toccare con mano cosa voglia dire il Trattato di Schengen e cosa significherebbe chiudere le frontiere, per noi il confine del Brennero, che hanno tentato di chiudere per evitare il passaggio dei migranti”. Così Cristina Masera, segretario generale della Cgil dell’Alto Adige, intervenendo al XVIII congresso della Cgil in corso alla Fiera del Levante di Bari. “L’aria delle destre soffia sul confine: l’Austria ha un governo di questo tipo e nella nostra provincia ora governa la Lega, una formazione che toglie le parole ‘comunità europea’ per sostituirlo con ‘Europa dei popoli’, che fa riferimento alla famiglia tradizionale e considera normale offendere i gay”, riprende Masera. Il segretario generale della Cgil Alto Adige, dunque, avverte il rischio che il voto europeo per il prossimo Parlamento dell’Unione “disintegri quanto i padri fondatori avevano pensato, ossia un’Europa sociale e solidale”. Masera ha poi voluto ricordare la “raccolta delle firme per la Carta dei diritti universali del lavoro: un momento altissimo di partecipazione, con una risposta forte di lavoratori, pensionati, disoccupati e tantissimi giovani”. Il segretario ha invitato a “non mollare su questa proposta, a riconoscerci pienamente in questa nostra azione, a farne una legge europea per contrastare l’abbassamento dei diritti del lavoro in tutto il continente”.
Il Lavoro è. Parla Cristina Masera
L'intervento del segretaria generale Cgil Alto Adige
23 gennaio 2019 • 10:09