"Noi non ci rassegniamo, continuiamo la nostra mobilitazione". Ai microfoni di Collettiva, Natale Di Cola, leader della Cgil Roma e Lazio esprime la propria vicinanza alle vittime della centrale Enel di Bargi. "Oggi - ha sottolineato Di Cola - tantissime lavoratrici e lavoratori hanno scioperato".
"Bisogna fermare la strage nei luoghi di lavoro", ha aggiunto Di Cola. "Per questo siamo sotto la sede della Regione a illustrare le nostre priorità di intervento perché tutte le istituzioni devono fare la loro parte. Il Governo deve cambiare i provvedimenti sbagliati che mettono a rischio la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma anche Regione deve fare anche il suo: c'è da rifinanziare la legge regionale sulla sicurezza per la quale ci siamo tanto battuti".
"Bisogna aumentare la vigilanza e provvedere alle assunzioni - ha proseguito Di Cola -. Bisogna costruire un nuovo modello di sviluppo che superi la precarietà, che metta al centro i salari delle lavoratrici e dei lavoratori e che dia certezze a tutti. Non è pensabile che nella nostra regione gli infortuni, le malattie professionali, gli incidenti mortali continuino ad aumentare senza che nessuno faccia nulla".
"Non ci fermeremo - ha concluso il dirigente sindacale - fino a quando non produrremo dei risultati e per questo già sabato prossimo (20 aprile, ndr) faremo un grande sforzo per portare in piazza tantissimi tra lavoratrici e lavoratori, giovani e pensionati, per continuare questo percorso, per chiedere più salute dentro e fuori i luoghi di lavoro".