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“Quali responsabilità per l'impresa sostenibile?”. È questo il Tema del n. 4/2021 della Rivista Giuridica del Lavoro, che ospita una serie di studi relativi alle caratteristiche di questo tipo di impresa e alle sue ricadute normative, al mutamento che la stessa introduce dal punto di vista commerciale, al ruolo dei modelli organizzativi della sicurezza, alla recente proposta di Direttiva sulla human rights due diligence, al ruolo degli attori sociali e della democrazia industriale in materia e alla disciplina di contrasto al dumping negli appalti pubblici.
“Nel dibattito sull’impresa sostenibile – scrivono nell'introduzione al fascicolo Silvia Borelli, Daniela Izzi e Valerio Speziale, rispettivamente professoressa associata di Diritto del lavoro presso l’Università di Ferrara, professoressa ordinaria di Diritto del lavoro presso l’Università di Torino, professore ordinario di Diritto del lavoro presso l’Università di Chieti-Pescara G. D’Annunzio – confluiscono numerose questioni che, da tempo, preoccupano anche e non marginalmente giuslavoriste e giuslavoristi. Oltre all’annosa questione della frammentazione del ciclo produttivo, che costringe a ripensare il perimetro delle norme lavoristiche e le tecniche di imputazione di obblighi e responsabilità datoriali, il tema della sostenibilità impone di riflettere sulla finanziarizzazione dell’impresa”.
L’impresa sostenibile, sostengono i tre giuslavoristi, sembra aprire insomma una prospettiva nuova al Diritto del lavoro, “in netta controtendenza con il passato”. “Gli sviluppi e i risultati di questo processo sono ancora incerti e gli strumenti utilizzati non sempre adeguati alle finalità perseguite. L’impressione complessiva, al momento, è quella di un gap evidente tra princìpi teorici, obiettivi da raggiungere e interventi normativi realizzati e programmati”.
Chiude la prima parte del trimestrale (Dottrina), nell'ambito della rubrica “Problemi di diritto sociale europeo e internazionale”, una riflessione a firma di Maria Giovannone sulle dinamiche della contrattazione collettiva per la Just Transition. “I cambiamenti climatici – sostiene la ricercatrice di Diritto del lavoro presso l'Università di Roma Tre – stanno imponendo già da tempo radicali adattamenti in molti ambiti giuridici, considerato che lo sviluppo sostenibile ha ridisegnato la concezione valoriale dei social standard, rendendo più chiaro che il diritto ambientale e il diritto del lavoro possano essere accomunati dalla finalità di prevenire, mitigare e distribuire l’esternalizzazione dei costi delle attività economiche”.
Le questioni ambientali, sempre a giudizio di Maria Giovannone, stanno assumendo a livello europeo un certo peso nelle relazioni industriali, soprattutto “attraverso un processo di progressiva dilatazione dell’identità sindacale che abbatte i confini tra standard di lavoro e di vita e tra ambiente interno ed esterno al luogo di lavoro”. A questo proposito, la ricercatrice analizza nel suo saggio alcune pratiche finora sviluppate dalla contrattazione collettiva nazionale e che, “alla luce degli obiettivi posti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza – digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale –, paiono destinate a moltiplicarsi nel contesto delle politiche di rilancio del paese”.
La seconda parte del fascicolo si apre con una rassegna di giurisprudenza dedicata ai licenziamenti disciplinari (“Previsioni collettive e discrezionalità del giudice: i licenziamenti disciplinari a una svolta?”, a cura di Alberto Piccinini, avvocato in Bologna). A seguire i commenti a una serie di decisioni della Cassazione (in tema di licenziamenti collettivi, algoritmi reputazionali e inidoneità al lavoro nella pubblica amministrazione, discriminazione per motivi sindacali dei rider e disapplicazione unilaterale del contratto collettivo).
Sempre nell'ambito della seconda parte, la sezione dedicata alla Sicurezza sociale ospita i commenti a sentenze della Corte di Giustizia sul dumping sociale dei lavoratori somministrati, della Corte europea dei diritti dell'uomo sugli emolumenti retributivi erogati dall'Inps e della Cassazione in tema di automaticità delle prestazioni previdenziali per i Co.co.co.
Nella sezione Osservatori online trovano spazio l’Osservatorio sulla Corte di Giustizia dell'Unione europea (a cura di Roberta Nunin) e quello sul Lavoro pubblico (a cura di Gabriella Nicosia, Paola Saracini e Carla Spinelli). Per concludere, la rubrica “Approfondimenti” della RGL Giurisprudenza Online ospita commenti a sentenze della Corte costituzionale (fragilità economica e lavoro autonomo), della Cassazione (omissione contributiva e trasferimento d'azienda) e dei giudici di merito (trattative per la contrattazione integrativa, licenziamenti collettivi, condotta antisindacale, lavoro sportivo e ius variandi).