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Riprende il confronto tra governo e sindacati sull'attuazione del Pnrr nella sanità italiana. È questo l'esito dell'incontro tenutosi questa mattina tra il ministro della Salute Roberto Speranza, Cgil, Cisl, Uil confederali e le rispettive categorie. Le parti, in particolare, hanno affrontato la necessità di "adeguare progressivamente e stabilmente il finanziamento della sanità e di accelerare e orientare gli interventi per il potenziamento dell’assistenza territoriale, la cui debolezza, da tempo denunciata di fronte al dilagare di 'un’altra epidemia', quella delle malattie croniche e della non autosufficienza, è stata causa di tanti problemi e di sofferenze anche durante l’emergenza pandemica". Lo rendono noto la Cgil nazionale, il sindacato del pubblico impiego Fp Cgil e lo Spi Cgil, il sindacato dei pensionati.
"Con il ministro Speranza - spiegano - si è convenuto che il confronto, per il quale nelle prossime ore sarà fissato un calendario di incontri, dovrà intanto proseguire su tre nodi. Il primo è il decreto ministeriale (cosiddetto “Dm 71”) per definire finalmente requisiti e standard organizzativi, strutturali e di personale dell’assistenza socio sanitaria territoriale, e su un attento monitoraggio degli investimenti regionali in corso per case della comunità, assistenza domiciliare integrata, ospedali di comunità. Sono strutture e attività del distretto socio sanitario che devono restare pubbliche e integrarsi con gli interventi sociali".
"Il secondo - proseguono - è quello riguardante il personale, fondamentale per realizzare i progetti e qualsiasi innovazione e rilancio del Ssn. Occorre recuperare le gravi carenze di organico, adeguare il fabbisogno formativo, lanciare piani di assunzione e stabilizzazione e quindi stanziare adeguati finanziamenti, ben oltre il termine del Pnrr (anno 2026), per rendere strutturali le misure". I sindacati ricordano che il confronto "riguarda tutte le diverse figure che compongono il ricco mosaico delle professionalità sanitarie e sociali, e deve riguardare anche un nuovo ruolo dei medici di medicina generale interno al Ssn".
Terzo tema al centro del confronto saranno "le diverse riforme e investimenti del Pnrr, riferiti in particolare alle persone con disabilità e agli anziani non autosufficienti, che stanno coinvolgendo diversi ministeri, Regioni e Comuni e che vanno ora integrati e armonizzati tra loro, per offrire un nuovo sistema di welfare facilmente accessibile, ad alta integrazione fra sociale e sanità, che promuova la salute, l’autonomia possibile e superi ogni forma di istituzionalizzazione delle persone vulnerabili, anziane non autosufficienti e disabili. Per questo - aggiungono in conclusione Cgil, Fp e Spi - il ministro si è impegnato ad attivare un confronto presso la presidenza del Consiglio".