"Le indiscrezioni sul futuro dell'ospedale di Piombino apparse nelle ultime ore sulla stampa ci preoccupano non poco. A quanto si capisce l'Asl starebbe valutando l'ipotesi di integrare i servizi della struttura piombinese non solo con l'intera Val di Cornia e l'Elba, ma anche con quelli dell'Alta Maremma". Ad esprimere preoccupazione in una nota sono Monica Cavallini, vicesegretaria generale Cgil provincia di Livorno, e Simone Assirelli, funzionario Fp-Cgil provincia di Livorno con delega alla sanità.
"Vorremo capire - scrivono i due sindacalisti -, nel caso in cui tali indiscrezioni fossero confermate, che fine farebbe il progetto che prevede l'accorpamento del punto nascita di Piombino con quello di Cecina. Salta tutto? Viene modificato solo in parte? È giunto il momento della chiarezza. Temiamo infatti che possano esserci preoccupanti ripercussioni su entrambi i territori. L'Asl deve dirci in modo chiaro quali siano le sue intenzioni".
Secondo la Cgil restano inoltre "ancora inevase molte delle questioni al centro del Piano di programmazione 2018 – 2019 varato dall'Asl e approvato dalla Conferenza zonale dei sindaci". "Purtroppo - insistono Cavallini e Assirelli - continuiamo ad apprendere le notizie sul futuro dell'ospedale di Piombino soltanto dalla stampa e questo è inconcepibile: chiediamo dunque ancora una volta che la direzione aziendale convochi noi e i sindaci dei territori interessati per discutere sul futuro della sanità locale. Se L'Asl ha deciso di cambiare i propri piani deve dirlo in maniera ufficiale e aprire il confronto con il sindacato: difendiamo infatti non solo i diritti dei lavoratori del settore ma anche quelli dell'utenza", concludono i rappresentanti del sindacato.