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Non si può più rimandare. Il sistema previdenziale va cambiato subito e per la legge Fornero "è venuto il momento non di qualche aggiustamento ma di fare una riforma vera". Lo ha ribadito oggi (17 novembre) il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini intervenendo all’assemblea nazionale organizzata a Roma dai sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl, Uil. Commentando l’incontro di ieri a palazzo Chigi, Landini ha spiegato che "la cosa importante che è avvenuta - ed è la prima volta che succede, non solo con questo governo ma anche con quelli precedenti - è che c'è stata una dichiarazione ufficiale al tavolo che, a partire dai primi giorni di dicembre, questo governo è pronto ad avviare un confronto e una trattativa con il sindacato su cosa significa modificare la legge Fornero".
Per quanto riguarda il merito e i risultati effettivamente raggiunti, il segretario generale ha detto che “questa è una discussione tutta da verificare, ma ieri abbiamo detto con forza una cosa chiara: gli 8 miliardi devono andare ad aumentare il netto in busta paga di lavoratori e pensionati, a partire dai redditi più bassi, non è il momento di dare alle imprese e all'Irap".
“L'elemento positivo è stato di offrire la possibilità concreta di entrare nel merito di riforme e provvedimenti necessari". Per Landini "il primo tema che deve essere oggetto di discussione del Paese è che al centro deve tornare il lavoro e noi dobbiamo contrastare con forza la precarietà, non è accettabile che la ripresa delle attività continui a generare lavoro precario". Rispetto al possibile ritorno della legge Fornero dopo la misura ponte del 2022, il leader Cgil è stato netto e ha voluto usare parole chiare rivolte anche alla politica: "Adesso quella legge è figlia di nessuno, ma l'hanno votata tutti". Infine, conclude, "è importante ottenere modifiche alla legge di bilancio e che le riforme siano oggetto del confronto con i sindacati".