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La Cgil risponde alla proposta del ministro del Lavoro, Andrea Orlando che su La Stampa di oggi (9 novembre) ha parlato di un patto con i sindacati sulle pensioni. “Il ministro Orlando oggi dichiarache ci sono tutte le condizioni perché sulle pensioni si apra un confronto che affronti in modo strutturale alcuni dei problemi posti. Una buona notizia, ma allora cosa aspetta a farlo?", dichiara il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli.
"Dopo dieci mesi che sul tema della previdenza si gira a vuoto e nessuna risposta viene data alle richieste sindacali – prosegue il dirigente della Cgil - ci chiediamo perché questo tavolo finalizzato ad una riforma strutturale del sistema non venga immediatamente aperto. Dal momento che il ministro non si pronuncia sui tempi dell’avvio del confronto, se l'intento fosse quello di rinviare tutto al prossimo anno - conclude Ghiselli - si sappia sin d'ora che per noi sarebbe una prospettiva inaccettabile".
Nella intervista il ministro Orlando, rivolgendosi ai sindacati, aveva detto che in questo momento sarebbe bene evitare gli scioperi e che per raggiungere i risultati che ci si prefigge bisogna piuttosto lavorare, insieme ai sindacati, per superare le rigidità della legge Fornero e andare incontro alle esigenze delle nuove generazioni. Propone un patto, il ministro del Lavoro, tenendo dentro anche politiche attive e salario minimo. E a chi come Matteo Renzi, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, dice che il reddito di cittadinanza va cancellato, risponde: "Pensano che i poveri lo siano per colpa loro e che chi non trova lavoro in realtà non lo cerchi".