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L'Auser esprime apprezzamento per la conferma dell'impianto della riforma della non autosufficienza presente nel Ddl anziani non autosufficienti approvato dal Consiglio dei Ministri del 19 gennaio scorso. L'Associazione per l'invecchiamento attivo, tuttavia, sottolinea che sarebbe stato opportuno introdurre alcune correzioni per migliorare lo schema di legge.
In particolare, Auser chiede "maggiore certezza" sulla copertura finanziaria della riforma, "soluzioni più efficaci" per "l'integrazione tra servizi sanitari e sociali territoriali e sulle loro forme di governance" e "maggiori certezze sui livelli essenziali di prestazione sociale, passaggio fondamentale e urgente considerato il dibattito sulla cosiddetta autonomia differenziata".
"Passi avanti, inoltre - si legge in una nota dell'Auser -, potevano essere fatti anche in merito all’invecchiamento attivo, che non può essere considerato come questione d’interesse delle sole persone anziane, così come emerge chiaramente dai principi e criteri direttivi di cui al Comma 2 dell’Art.2 e Comma 2 Art. 3, dove è evidente uno sbilanciamento tra l’attenzione alle persone anziane e un’idea di invecchiamento attivo valido per tutte le età".
L'associazione evidenzia la necessità di un confronto tra governo, parti sociali, terzo settore e associazioni per "superare i limiti dello schema di legge e migliorare la riforma della non autosufficienza". "In questa prospettiva l’Auser intende fornire il suo contributo di esperienza e di studio per realizzare, nei tempi previsti dal Pnrr, una riforma della non autosufficienza che sia di sostegno efficace a milioni di anziani non autosufficienti e alle loro famiglie e, nel contempo, dotare il Paese di una normativa nazionale sull’invecchiamento attivo".