Potenziare il Fondo nazionale per la non autosufficienza, con un’iniezione di 150 milioni di euro, per fronteggiare le situazioni di maggiore isolamento e rischio e aiutare con interventi concreti anche le persone con disabilità che vivono da sole o con un assistente o caregiver, magari anziano. Fare interventi immediati di monitoraggio nelle strutture per disabili e non autosufficienti, che accolgono circa 270.000 persone, ed eventualmente effettuare trasferimenti in altri luoghi, per garantire il contenimento del contagio. Sono alcune delle richieste di emendamento al decreto legge “Cura Italia” da proporre già al Senato durante l’iter di conversione in legge, presentate dalla Fish, Federazione italiana per il superamento dell’handicap.
“Le misure di protezione e di sostegno per le persone con disabilità e per le loro famiglie contenute nel decreto sono importanti ma che devono essere affinate e potenziate – dichiara Vincenzo Falabella, presidente Fish - e soprattutto devono prestare ulteriore attenzione a situazioni di estrema fragilità e rischio. Si tratta di interventi improrogabili e inderogabili, che in molti casi potrebbero anche scongiurare il peggio. Dalle segnalazioni che ci arrivano, sappiamo che ci sono situazioni in cui su un isolamento preesistente si innesta questo nuovo dramma, generando condizioni inumane e intollerabili. Per questo chiediamo al Parlamento di fare proprie queste proposte e al governo di sostenerle”.