Cometa, il fondo pensione complementare per i lavoratori dell’industria metalmeccanica, della installazione di impianti e dei settori affini e per i lavoratori dipendenti del settore orafo e argentiero, per la prima volta, nel mese di gennaio 2025, supera i 500 mila aderenti.

“Un importante risultato, frutto del lavoro svolto dai delegati e dalle delegate in questi anni e del valore dei servizi offerti agli associati in termini di efficienza e di competitività”, commentano Luca Trevisan (segretario nazionale Fiom Cgil) e Mirco Rota (responsabile Ufficio sindacale Fiom Cgil e membro del Cda del fondo Cometa).

Nel corso del 2024, Cometa ha registrato complessivamente oltre 40 mila nuove adesioni: il 54 per cento delle adesioni esplicite ha riguardato lavoratori di età inferiore a 35 anni, trainate dalla previsione del contratto collettivo di settore che, dal 2021, prevede per tali lavoratori una contribuzione maggiorata a carico dei datori di lavoro.

“Cometa ha inoltre avviato una politica di voto in molte aziende in cui il fondo ha investito”, proseguono Trevisn e Rota: “È importante che le risorse dei lavoratori vengano investite nelle aziende in cui sono rispettati i diritti dei lavoratori, ci siano buone politiche retributive e ambientali”.

La Fiom-Cgil esprime “soddisfazione per l’aumento delle adesioni al fondo Cometa, che rappresenta uno strumento di welfare integrativo importante previsto dalla nostra contrattazione. In futuro Cometa dovrà continuare a crescere al fine di soddisfare la domanda di previdenza complementare e di favorire l'inclusione previdenziale nel mondo del lavoro soprattutto per i giovani”.

Trevisan e Rota così concludono: “È importante continuare un lavoro di informazione e di contrattazione affinché nei prossimi anni tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori esercitino il diritto contrattuale alla previdenza complementare, iscrivendosi a Cometa e apprezzando i vantaggi fiscali e contrattuali”.